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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari): ecco come difendersi dal fisco

5/10/2012 | Marcella Persola

Una nota realizzata dagli esperti fiscali che collaborano con Anasf fa il punto sulle azioni che il pf può intraprendere in caso di avviso di accertamento da parte dell'’Agenzia delle Entrate.


 

Sono due le parole magiche che i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) dovrebbero conoscere nel caso l'Agenzia delle Entrate bussasse alla loro porta. Reclamo e Mediazione. 

 

Il reclamo così come stabilito dall'ordinamento è un'istanza, da presentare all’'Agenzia delle Entrate che ha emesso l'’avviso di accertamento, che anticipa il contenuto del ricorso; col reclamo il contribuente chiede l’annullamento totale o parziale dell'atto sulla base degli stessi motivi di fatto e di diritto che intenderebbe portare all'’attenzione della Commissione Tributaria Provinciale in un’eventuale fase giurisdizionale.

 

Il reclamo è obbligatorio se l’avviso di accertamento è stato ricevuto dal consulente (ex-promotore) dopo il 1° aprile 2012; contiene imposte (escluse quindi le sanzioni e gli interessi) per un valore fino a ventimila euro.

 

La presentazione del reclamo è condizione di ammissibilità del ricorso nel senso che, ricorrendo le due condizioni sopra indicate, in assenza di preventivo reclamo il ricorso è inammissibile. 

 

Ma come va presentato il reclamo? Entro quanto tempo? E in che cosa differisce dalla mediazione. Scopri tutte quest informazioni scaricando da AdvisorProfessional la nota esplicativa.

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