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Private Equity: la storia di successo della società italiana Intellera

9/13/2024 | Redazione ADVISOR

L'approccio di Europe Direct III di Schroders Capital è focalizzato sulla realizzazione di trasformazioni aziendali con una bassa leva finanziaria


Importante traguardo per Schroders Capital che ha raggiunto oltre i 2,6 miliardi di dollari per investimenti diretti e co-investimenti in private equity da gennaio 2022, grazie anche al successo del closing da 400 milioni di uno dei suoi principali fondi di buyout europei, Schroders Capital Private Equity Europe Direct III.  

Tutto ciò rafforza la posizione di Schroders Capital come partecipante chiave in operazioni di buyout di piccole e medie dimensioni capaci di generare solidi rendimenti per i clienti.

Europe Direct III ha raccolto un forte sostegno da parte di diversi investitori globali, inclusi clienti e nuovi investitori, tra cui fondi pensione, compagnie assicurative, endowment, fondazioni e family office.

Uno dei fattori che ha fornito slancio al fundraising è stata la volontà dei clienti di beneficiare dell'elevato potenziale di crescita delle PMI europee. L'approccio d'investimento della società, implementato da due decenni, è focalizzato sulla realizzazione di trasformazioni aziendali con una bassa leva finanziaria. In questo ambito, Schroders Capital ha venduto con successo Intellera, Olink e PSS negli ultimi nove mesi e ha generato più di 8 volte in aggregato sul capitale investito[1].

In particolare, un interessante caso è rappresentato proprio dall’azienda italiana Intellera, che fornisce servizi di consulenza e digitalizzazione a clienti del sistema sanitario e della Pubblica Amministrazione in Italia su trasformazione, tecnologia e project management. Intellera era precedentemente di proprietà di PwC Italia. L'operazione è stata un complesso carve-out societario eseguito da Gyrus, manager pan-europeo del settore sanitario specializzato in transazioni complesse, a fianco del management team, chiuso nel terzo trimestre del 2021. L'azienda ha un posizionamento di primo piano nel Paese, principalmente grazie all'esigenza di modernizzazione e innovazione della Pubblica Amministrazione, che ha permesso alla società di quasi triplicare le sue dimensioni negli ultimi tre anni.

Operando con team diversificati collocati in posizioni strategiche, Schroders Capital beneficia di una copertura globale e offre un portafoglio interessante di opportunità d’investimento in numerose aree geografiche[2].

Richard Damming, (nella foto) head of European Private Equity Investments di Schroders Capital ha dichiarato: "Siamo onorati della fiducia e del supporto che continuiamo a ricevere dai nostri investitori a livello globale. Il successo del closing di Europe Direct III testimonia la dedizione e comprovata esperienza del nostro team nella creazione di valore per i clienti. Siamo inoltre orgogliosi della crescita registrata sia negli investimenti diretti che nei co-investimenti. Grazie al solido track record, all'esperienza riconosciuta nel settore e alla portata globale siamo ben posizionati per continuare a offrire allettanti opportunità ai nostri clienti".

 

[1] Le performance passate non sono indicative di quelle future e potrebbero non ripetersi.

[2] La diversificazione non garantisce un profitto o di poter proteggere da una eventuale perdita di capitale.

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