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UBS-Credit Suisse, a rischio 30.000 posti di lavoro

7/2/2024 | Daniele Barzaghi

La fusione delle due banche porterà soltanto in Svizzera a 3.000 licenziamenti


UBS ha completato la fusione della propria divisione svizzera con le strutture ex Credit Suisse. In concomitanza, Andre Helfenstein (in foto), ceo di Credit Suisse Svizzera, ha annunciato la propria uscita dal gruppo.

L'accorpamento dovrebbe facilitare la migrazione dei clienti e delle operazioni sulla piattaforma UBS, come ha sottolineato la presidente del gruppo in Svizzera, Sabine Keller-Busse, ribadendo che “la migrazione della maggior parte delle transazioni dei clienti svizzeri avverrà nel 2025 e sarà graduale, con aggiornamenti personalizzati per i nostri clienti”.

UBS ha invece già iniziato a trasferire i clienti di Credit Suisse a Hong Kong e Singapore

Questa fusione permetterà a UBS di accelerare il piano di riduzione del personale, che prevede il taglio di 3.000 posti di lavoro in Svizzera. A livello globale si stima invece che potrebbero essere licenziati oltre 30.000 dipendenti.

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