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2/19/2020
“Tutto ciò che è private banking è strategico”. Così il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha risposto a chi chiedeva, durante la conferenza stampa di martedì 18 febbraio, quale sarebbe stato il futuro delle diverse società di risparmio gestito che fanno capo a UBI Banca. Talmente strategico che Messina, per non lasciare spazio a dubbi, ha chiarito che non ha “intenzione di vendere le fabbriche prodotto, noi siamo acquirenti di fabbriche prodotto. Non vendiamo i nostri gioielli”. Anzi. Messina è fermamente convinto che le “maggiori sinergie” tra i due gruppi deriveranno dalla “bancassicurazione”. E vedrà il private banking, ovvero la gestione del risparmio degli italiani, centrale in ogni progetto futuro.
Anche perché i numeri della nuova banca, se dovesse andare in porto l’operazione, mostrano la fotografia di un colosso che potrà contare su impieghi di circa 460 miliardi di euro e che potrà contare su un ammontare di risparmio particolarmente elevato: “il risparmio che gli italiani affidano alla nuova banca supererà il valore di 1,1 trilioni” ha chiarito Messina nell’elencare i numeri della futura - possibile - nuova realtà. “Queste cifre esprimono tutta la forza dell'economia italiana, le capacità del nostro sistema imprenditoriale e la solidità del patrimonio delle nostre famiglie" ha concluso Messina che si è detto fiducioso sulla riuscita dell’operazione.
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