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3/29/2018 | Redazione AdvisorPrivate
Miglior utile della storia per Banca Passadore, che ha chiuso il 2017 con 16,4 milioni di euro di profitti netti, in aumento dell'8,2% rispetto all'anno prima, nonostante la presenza di oneri straordinari obbligatori per gli interventi di salvataggio delle banche in default. Nello stesso periodo, l’indice di profittabilità (Roe) è salito al 9,37%, mentre il Cet 1 ratio è pari al 13,38%.
Ottimi risultati per la banca, che quest’anno si appresta a festeggiare il 130esimo anniversario della sua fondazione e prevede di ampliare la propria rete territoriale con l’apertura di una filiale a Portofino, raggiungendo così i 24 punti operativi, con una presenza che si estende in 7 regioni e 17 città. E lo fa forte di una raccolta diretta, che a fine 2017 è cresciuta a 2 miliardi e 578 milioni di euro, con un incremento del 5,4% rispetto all’esercizio precedente; in aumento anche i prestiti alla clientela, che si sono attestati a 1,694 miliardi (+4,1%) testimoniando il costante supporto finanziario della banca a famiglie e imprese.
“A fine 2017 il rapporto tra i crediti netti in sofferenza e il totale degli impieghi è pari allo 0,82%, percentuale tra le più basse a livello nazionale, con un coverage ratio particolarmente cautelativo del 63% e senza che la banca abbia mai effettuato alcuna cessione di partite deteriorate”, si legge nel comunicato di Banca Passadore, che poi conclude dicendo che i titoli in deposito della clientela sono saliti a 4,605 miliardi (+4,7%), portando il totale delle masse amministrate a 7,183 miliardi.
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