Tempo di lettura: 1min
9/27/2017 | Redazione AdvisorPrivate
Non solo tecnologia. Per stare al passo con i tempi, gli operatori private devono confrontarsi anche con altre sfide, perché essere all’avanguardia significa essere preparati a gestire con competenza, e quindi efficacia, tutti i temi che l’evoluzione, non solo finanziaria, rende prioritari e ‘urgenti’. Si pensi alla relazione con la clientela, la cui sensibilità nei confronti di alcuni argomenti non è sempre incanalata correttamente. Un esempio per tutti può essere quello del rapporto dei clienti private con la cosiddetta finanza sostenibile.
Secondo una recente indagine condotta da Factset negli Stati Uniti, HNWI’s Vision for the wealth management industry in the information age, attualmente l’82% dei clienti che detengono patrimoni importanti considera essenziale che la propria banca private di riferimento sia socialmente responsabile, che ricomprenda cioè la responsabilità sociale nel proprio core business. In particolare, la metà di loro si aspetta che il proprio istituto di riferimento monitori costantemente investimenti di questo tipo, e quindi di essere sensibilizzato all’interesse nei confronti di questi strumenti.
In Italia, però, l'approccio con la finanza sostenibile presenta degli alti e bassi. Secondo l'indagine sulla clientela private, condotta invece in Italia da GfK per Aipb, l’82% dei clienti afferma, infatti, di usufruire già di servizi di consulenza in tema di finanza sostenibile. Eppure, il grado di interesse verso tematiche che vanno oltre la finanza pura sembra non essere così prioritario, dal momento che il 70% degli intervistati dichiara un certo distacco nei confronti di questa tipologia di investimenti.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie