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9/21/2017 | Stefania Pescarmona
Piu azioni e meno hedge fund e immobili. Questa l'allocazione degli investimenti degli ultra-ricchi. A metterlo in luce è un sondaggio sui family office realizzato da Ubs Wealth Management e Campden Research, dal quale emerge che, in particolare, le azioni pesano il 27,1% del portafoglio medio dei family office, in crescita di circa 1,6 punti percentuali rispetto alla precedente relazione annuale, mentre gli investimenti alternativi (che includono gli acquisti diretti immobiliari e gli hedge fund) hanno registrato un calo complessivo di 3,7 punti percentuali.
E l'esposizione azionaria è destinata a crescere. Il sondaggio - che ha incluso 262 questionari online di family office mondiali, condotti tra febbraio e maggio, che gestiscono in media circa 921 milioni di dollari – ha rivelato che circa un quinto degli ultra ricchi sta pensando di aumentare la propria esposizione sui mercati sviluppati e che quasi il 44% ha pianificato di investire di più in titoli azionari dei Paesi in via di sviluppo.
C'è una considerazione da fare: i ricchi sono rimasti innamorati del private equity, settore che pesa circa un quinto del portafoglio medio. Ma ci sono alcune preoccupazioni in vista. "Nel complesso, il private equity ha fatto ancora molto bene, ma temo che questi rendimenti potrebbero cominciare a scendere. C'è troppo denaro e poche operazioni", si legge nel sondaggio.
Una cosa è certa: i family office non sono soddisfatti dei loro investimenti in hedge fund. Dall'indagine è emerso, infatti, che l'esposizione sugli hedge fund è scesa al 7,1% nel 2016 dall'8% del 2015, a causa delle preoccupazioni sulla loro capacità di generare ritorni soddisfacenti. Ciò è avvenuto nonostante le migliori performance registrate dai fondi, che lo scorso anno sono cresciuti dello 0,8%, dopo essere crollati del 2,6% nel 2015. In ogni caso, circa il 30% degli intervistati ha dichiarato che avrebbe probabilmente ridotto le proprie allocazioni negli hedge fund.
Nello stesso tempo, così come negli hedge fund, anche nel real estate i ricchi stanno mettendo meno soldi. L'esposizione media nell'immobiliare è scivolata, infatti, quest'anno al 15,8%, dal 16,5% del 2016. In questo caso, però i family office sono ancora interessati al mattone, visto che il 40% ha risposto che stavano progettando di aumentare gli investimenti in corso.
In generale, comunque, dall'indagine è emerso che i portafogli hanno registrato risultati migliori l'anno scorso, crescendo in media del 7% nel 2016, rispetto allo 0,3% nel 2015, e che i family office dell'America del Nord hanno registrato la migliore performance in tutto il mondo, con un rendimento medio annuo del 7,7% nel 2016, in gran parte dovuto alle minori allocazioni negli immobili, che erano più deboli.
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