Primo investimento di Ardian Real Estate. Il fondo Ardian Real Estate Europe Fund (AREEF) ha infatti firmato un accordo per acquisire gli uffici e il complesso di immobili di Wappenhalle a Monaco dalla società publity AG.

Gli uffici di alto profilo (rappresentati da Wappenhalle, un edificio storico costruito originariamente nel 1939 e ampiamente ristrutturato nel 2002, e nove altri edifici adibiti a uffici) e il business center rappresentano uno dei luoghi simbolo della città. Il complesso attorno alla storica Wappenhalle comprende 33.700 mq di uffici, 1.200 mq di magazzino e 544 posti auto e si trova esattamente di fronte al nuovo centro congressi ed espositivo di Monaco di Baviera a München-Riem, il quartiere che ospita il centro congressi città.

 “Questo è il primo investimento di Ardian Real Estate e rappresenta un momento per noi significativo. Abbiamo siglato l’accordo solo tre mesi dopo il nostro ingresso nel mercato tedesco, un ottimo risultato quindi”, ha commentato Bertrand Julien-Laferrière, a capo di Ardian Real Estate. L’acquisizione è in linea con la strategia di investimento di Ardian Real Estate, che si concentra sulle principali città delle tre più grandi economie della zona euro, la Germania, la Francia e l'Italia, dove Ardian ha già una vasta esperienza in investimenti privati diretti. “Monaco è una delle città più interessanti per gli investimenti nel settore immobiliare europeo. Il numero crescente di imprese che si insediano nella regione della Baviera permette la creazione di una forte domanda di lungo periodo per il mercato immobiliare commerciale, in quello che è già oggi un settore altamente competitivo”, ha aggiunto il managing director Bernd Haggenmüller.

Ardian Real Estate indentificherà immobili commerciali importanti - in particolare complessi di uffici e agglomerati in zone urbane ad uso misto – dal valore medio di oltre 100 milioni di euro, nel segmento core-plus/value-added. “Continueremo a cercare asset immobiliari, di tipo core-plus e value-added, nelle maggiori città d’Europa”, ha concluso infatti Haggenmüller.