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Hedge fund, è corsa a giugno dei fondi CTA

7/22/2016 | Stefania Pescarmona

In generale, però, l'indice Lyxor Hedge Fund ha perso lo 0,9%. Solo 3 strategie su 10 in territorio positivo a fine mese


Giugno è stato un mese complesso per i fondi hedge. Complice l'esito del referendum britannico, che ha colto tutti di sorpresa smentendo buona parte dei sondaggi e dei bookmaker, l'indice Lyxor Hedge Fund ha chiuso in territorio negativo, riuscendo però a reggere questa fase di alta volatilità archiviando il calo a -0,9%, supportato dagli ottimi risultati dei fondi CTA. In questo contesto, 3 indici Lyxor su 10 hanno chiuso in territorio positivo a fine mese, con le strategie con direzionalità contenuta che hanno conseguito risultati migliori.

“Ritengo che le attività finanziarie rimarranno altamente volatili in seguito alla Brexit, con un aumento della differenziazione tra i vari mercati europei. Ciò dovrebbe essere perlopiù positivo per gli hedge fund, e in particolare per gli stili relative value e le strategie più flessibili”, ha spiegato Jean-Baptiste Berthon, Senior cross-asset strategist, Lyxor Asset Management, che poi ha aggiunto: “Al contempo, le operazioni societarie con controparti britanniche dovrebbero subire maggiori pressioni, il che rappresenta una fonte sia di opportunità che di rischio per i fondi Merger”.

A giugno, in particolare, i fondi CTA hanno generato solidi guadagni su gran parte delle posizioni, grazie al loro posizionamento difensivo, confermando la validità della loro funzione di copertura.Nel corso del mese, infatti, i fondi CTA a lungo termine sono saliti del 6,2%, generando cospicui guadagni sulla maggior parte delle posizioni, mentre nel periodo considerato, i modelli a breve termine sono rimasti stazionari. I modelli a lungo termine hanno tratto vantaggio dal “flight to quality” e il loro posizionamento difensivo si è rivelato premiante. In questo scenario, la quota obbligazionaria ha fornito il maggiore contributo alla performance.

I fondi Merger Arbitrage (+0,9%) hanno sovraperformato quelli Special Situations (-2%), grazie al perfezionamento di diverse operazioni societarie, come il perfezionamento, il 3 giugno, dell'accordo Baxalta-Shire. La vittoria del fronte pro-Brexit ha avuto un impatto relativamente limitato sui gestori Event Driven, la maggior parte dei quali presentava un'esposizione contenuta al mercato europeo.

I fondi L/S Equity hanno subito perdite a causa della correzione delle borse globali e dell'impennata della volatilità. In tale contesto, le strategie con direzionalità ridotta hanno mostrato una buona tenuta e i fondi con orientamento variabile (-0,2) e market neutral (-1,1%) hanno sovraperformato quelli con orientamento long (-2,3%). I fondi creditizi (-0,8%) hanno archiviato perdite contenute: malgrado il contesto difficile instauratosi all'indomani del voto sulla Brexit sono riusciti infatti a chiudere in calo dello 0,8%, mentre i gestori Global Macro sono stati duramente colpiti dall'improvviso calo dei tassi Usa e hanno accusato una discesa di 3,5 punti percentuali.

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