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10/11/2014 | Francesco D'Arco e Alessandro Chiatto
Se qualcuno pensava che l'industria del private banking fosse ormai simile a un dinosauro destinato all'estinzione a vantaggio di altri settori, giovedì 9 ottobre nel corso del 10° Forum Private Banking di AIPB, organizzato in collaborazione con Open Financial Communication (casa editrice di ADVISOR, ndr), si è dovuto ricredere: il private banking è più vivo che mai, e ha un obiettivo ben preciso. Vuole valorizzare al massimo la sua identità di industria, che si distingue da altri settori per tipologia di servizio offerto e approccio all'attività di consulenza.
Un messaggio che è emerso chiaramente sia nel corso dell'intera giornata del Forum, che ha visto alternarsi sul palco dalle 9.30 alle 17.30 ben 29 relatori (tutti i workshop, le tavole rotonde e i webinar della giornata possono essere rivisti sul sito www.forumprivatebanking.it), sia nelle interviste esclusive rilasciate ad ADVISOR Private, media partner ufficiale dell'evento AIPB, dagli operatori dell'industria del private banking.
Un messaggio che ha visto tra i suoi principali sostenitori i vertici presenti e passati dell'associazione: Paolo Molesini (a.d. di Intesa Sanpaolo Private Banking e presidente AIPB dal 2007 al 2010), Dario Prunotto (responsabile del private banking Italy Network di UniCredit e presidente AIPB dal 2010 al 2013), Maurizio Zancanaro (a.d. di Banca Aletti e attuale presidente AIPB), Fabio Innocenzi (a.d. di UBS Italia e vicepresidente AIPB) e Andrea Ragaini (a.d. di Banca Cesare Ponti e vicepresidente AIPB). Tutti, ai microfoni di ADVISOR Private, hanno ricordato il valore del private banking, la sua forte identità e lanciato la sfida per il prossimo futuro.
Ecco i 5 messaggi chiave lanciati dai vertici AIPB
1) Senza consulenza non c'è private banking. Il nostro ruolo è quello di aiutare il cliente a gestire in modo più razionale il suo patrimonio, perché noi non gestiamo un portafoglio finanziario ma gestiamo un patrimonio. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA RILASCIATA DA PAOLO MOLESINI (INTESASANPAOLO PRIVATE BANKING)
2) Dieci anni di AIPB non sono passati invano ma ora dobbiamo osare di più. Dobbiamo iniziare a sfruttare molto di più anche i referral dei clienti. Ma anche dei private banker. A livello di comunicazione non stiamo cambiando stile ma ci stiamo rinnovando, manteniamo la riservatezza che ci contraddistingue ma rendiamola più accattivante. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA RILASCIATA DA DARIO PRUNOTTO (UNICREDIT PRIVATE BANKING)
3) Dobbiamo evidenziare le differenze di approccio del private banking rispetto ai nostri competitor. L'approccio private è diverso e si fonda su un elemento unico: offriamo ai nostri clienti tempo competente. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA RILASCIATA DA MAURIZIO ZANCANARO (BANCA ALETTI)
4) La nostra è un'industria in forte crescita anche perché la crisi ha fatto esplodere le esigenze "private" dei clienti. Oggi è sempre maggiore la richiesta di consulenza ed è sempre maggiore il tempo richiesto dai clienti che vogliono risposte anche per le necessità familiari. Il private sta seguendo questa evoluzione. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA RILASCIATA DA FABIO INNOCENZI (UBS ITALIA)
5) Il richiamo a Andy Warhol della copertina di ADVISOR Private di ottobre (nella foto) e dell'omaggio fornito ai quattro presidenti dell'associazione è un gesto importante, un messaggio chiaro: dobbiamo guardare al futuro per trovare nuove strade. Essere dirompenti. GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA RILASCIATA DA ANDREA RAGAINI (BANCA CESARE PONTI)
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