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Wiedmann (Rothschild): “Valutazioni tirate, ma l'equity resta attraente”

7/8/2014 | pieremilio.gadda

Per il capo degli investimenti di Rothschild Wealth Management, non è escluso che la Fed possa alzare i tassi prima della metà del 2015. Aumenta la dispersione dei rendimenti


Urge fare il check-up di metà anno ai portafogli. Negli ultimi due mesi i rendimenti dei Treasury americani sono tornati sopra il 2,6%. L'inflazione core negli Usa ha toccato il 2% e l'utilizzo della capacità produttiva si è avvicinato all'80% proprio mentre il tasso di disoccupazione scendeva al 6,3%. Nessuno oggi ipotizza che Janet Yellen possa accelerare il passo nella riduzione dello stimolo monetario. “Ma a questo punto è molto meno certo che la Fed si tratterrà dall'aumentare i tassi a breve termine fino alla metà del 2015 - avverte Dirk Wiedmann, Chief investment officier di Rothschild Wealth Management -. E anche se i tassi a breve dovessero rimanere vicini a zero in termini reali, il profilo di rischio della curva americana, tra 5 e 10 anni, non appare convincente”.

 

Le preferenze di Wiedmann continuano ad essere focalizzate sull'equity, nonostante le valutazioni inizino ad apparire tirate dopo un lungo periodo di rendimenti robusti. “Le azioni rimangono la classe di attivo più attraente per alcune ragioni: liquidità abbondante e tassi d'interesse contenuti continuano a supportare i mercati; le aspettative di crescita degli utili – prosegue il capo degli investimenti di Rothschild - dovrebbero sostenere i prezzi azionari, nonostante lo scenario futuro di risalita dei tassi: queste caratteristiche si riferiscono in particolare al mercato americano: è la regione più sopravvalutata ma i prezzi potrebbero continuare a salire se lo scenario di un rinascimento economico diventasse via via più probabile”.

 

Nel frattempo, però, la dispersione dei rendimenti tra i settori è aumentata sostanzialmente: Nell'S&P500, per esempio (+6% nella prima metà dell'anno), le utility sono state le più performanti (+15%) mentre i consumi discrezionali hanno perso l'1%. Un discorso analogo vale per l'Europa: all'interno del paniere DJ Stoxx Index, le utility hanno fatto +17% mentre i discrezionali hanno subito una perdita. La tendenza alla dispersione dei rendimenti potrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.

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