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BNP Paribas, più forti in Italia per far crescere private e wealth

10/18/2019

La nuova divisione che ha sede a Milano, è guidata dalla responsabile Elena Goitini e punta a un forte radicamento sul territorio attraverso importanti reclutamenti


Offerta specializzata, rafforzamento di sinergie basate su value proposition, digitalizzazione e un'imponente campagna di recruiting. Sono queste le linee guida presentate dal Gruppo BNP Paribas che delineano la nascita della nuova divisione private banking e wealth management in Italia guidata da Elena Goitini.

La responsabile, che vanta 25 anni di esperienza internazionale nel settore finanziario, ha spiegato alla stampa specializzata riunita alla Torre Diamante di Milano che nonostante il posizionamento del Gruppo nel mercato italiano sia già a buon punto, essendo tra i top 5, la strada da percorrere è ancora lunga e ricca di nuove sfide. 

 

Al momento BNL BNP Paribas Private Banking è presente in oltre 100 piazze economiche-fnanziarie italiane con 335 private banker certificati, con circa 33 miliardi di AUM con una quota di mercato del 3,5%. Nei prossimi tre anni si punta al reclutamento di 200 nuovi esperti del settore divisi tra private bankers (160), specialisti (10) e wealth managers (30). Si punta inoltre a una crescita soprattutto nel Nord d'Italia.

Tutto ciò deve essere fatto tenendo conto delle nuove esigenze della clientela alla quali si sceglie di rivolgersi. Quest'ultima può essere suddivisa in clienti private (al di sotto dei 5 milioni di euro), grandi patrimoni (tra i 5 e i 25 milioni di euro) e i key clients (con oltre 25 milioni di euro). L'età media dei clienti, che si aggira attorno ai 56 anni (che sale per i grandi patrimoni), è un altro tema rilevante poiché porta con sé quello del passaggio generazionale sia di patrimoni privati che aziendali.

 

Le tematiche più care al Gruppo al momento come ricordano sia la Goitini che Sofia Merlo, co-ceo BNP Paribas wealth management, sono infatti anche quelle legate alle nuove generazioni. Ecco perché digitalizzazione, internazionalità e sostenibilità rappresentano tre fattori chiave per il futuro e su cui sarà necesssario poggiare le basi per uno sviluppo non solo quantitativo ma anche qualitativo. Come afferma Goitini, i millennials rappresentano i clienti del domani ed è necessario rintracciarli oggi non soltanto con nuovi strumenti digitali ma anche attraverso un cambiamento radicale del linguaggio. 

Per altro sulla scia di queste tematiche, come ci viene ricordato da un cartello colorato all'ingresso della Torre Diamante, il Gruppo ha celebrato la settimana della Diversity e Inclusion, giornate in cui vengono promosse inziative per sensibilizzare e incentivare il rispetto della "diversità" in tutte le sua accezione, specialmente nel luogo di lavoro.

 

 

 

 

 

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