Con quasi 13 miliardi di masse amministrate cresciute nell’arco di un quinquennio, Banca Generali Private Banking rappresenta una delle realtà più dinamiche nel comparto della gestione patrimoniale in virtù di un mix di competenza, innovazione, l’efficacia dei servizi esclusivi e di un brand dalla forte reputazione di solidità e affidabilità.

“Stiamo beneficiando del grande lavoro fatto negli ultimi anni“ spiega Domenico Del Borrello (nella foto), responsabile della divisione– “ovvero di un’attenta strategia nella tutela dei patrimoni dei nostri clienti che ha visto nei momenti più critici abbassare la volatilità nei loro portafogli favorendo soluzioni prudenti dal rendimento soddisfacente e di diversificazione a protezione del capitale che poi con le rassicurazioni sulla liquidità dalle banche centrali e con i segnali di lieve ripresa si sono affiancate a strumenti di investimento su scala globale affidate ai migliori esperi del settore”.  

Sulle sfide future del private banking in Italia tra consolidamento di grandi operatori e difficoltà tra le boutique il dibattito resta aperto. Terreno di confronto sarà comunque sicuramente l’evoluzione del servizio. In quest’ottica la banca guidata da Piermario Motta è stata tra le prime a muoversi per arrivare nei prossimi mesi all’appuntamento col mercato forte di una piattaforma innovativa e di servizi ad alto valore aggiunto nella pianificazione patrimoniale delle famiglie. Il progetto BG Personal Advisory si basa su una serie di soluzioni che abbracciano la sfera finanziaria globale del cliente che vi potrà ritrovare supporto non solo sul fronte degli investimenti, ma anche negli ambiti fiscali, di passaggio generazionale, per le esigenze più complesse anche di family office così da monitorare e valutare anche le posizioni su banche terze e, un’altra novità, dal focus specialistico sull’immobiliare.

Il dimezzamento delle compravendite nell’ultimo decennio è il termometro principale di un malessere che  vede nella discesa del 30% dei prezzi dai massimi del 2007 –fonte Scenari immobiliari- un corollario alla debolezza della domanda. In questa tendenza anche i risparmiatori di fascia più alta di mercato, o i cosiddetti clienti di “private banking “ cominciano a guardare con occhio attento e in qualche caso critico al posizionamento del proprio patrimonio. “All’interno delle famiglie e tra i professionisti si comincia a guardare in modo più oggettivo alle variabili che incidono sugli immobili, siano essi fiscali o patrimoniali cercando di trovare i risvolti più efficienti”- aggiunge Del Borrello che sottolinea l’interesse dei private banker di grande esperienza per questo applicativo. “Alla nostra porta giungono i professionisti più importanti di prestigiose realtà in Italia consci che il valore aggiunto del servizio sia ormai la discriminante future per far crescere le tutele ai clienti e la propria posizione”. Superati i retaggi storici di determinate strutture che si avvantaggiavano di asimmetrie fiscali internazionali la partita si gioca dunque sulle capacità di gestione ed innovazione delle soluzioni. Un mix al quale la divisione del Leone si candida al ruolo di protagonista.