Tempo di lettura: 2min
2/16/2018
Dopo oltre un mese dall’entrata in vigore effettiva della nuova direttiva europea, arriva l’atteso via libera dalla Consob al nuovo Regolamento Intermediari (qui in versione html) che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Con l’approvazione del regolamento si conclude così la fase di recepimento nell'ordinamento italiano della MiFID II (direttiva 2014/65/UE) e del regolamento MiFIR, che rafforzano le tutele per gli investitori in strumenti finanziari distribuiti da intermediari e scambiati su sedi di negoziazione nell'Unione europea. La Commissione in una nota pubblicata sul sito web, spiega che il nuovo Regolamento Intermediari è stato redatto in base agli esiti delle consultazioni con il mercato avviate nel secondo semestre del 2017.
Il testo contiene in particolare le disposizioni per la tutela degli investitori, inclusi i requisiti di conoscenza e competenza richiesti al personale degli intermediari che fornisce informazioni o consulenza ai clienti degli stessi. Il nuovo Regolamento include anche: la nuova disciplina dell'attività dei consulenti finanziari, in attuazione di quanto disposto dalla legge di stabilità per il 2016, e dei nuovi poteri di vigilanza e sanzionatori in capo all'Ocf; le procedure di autorizzazione delle SIM e l'ingresso in Italia delle imprese di investimento Ue ed extra-Ue; e la disciplina di derivazione MiFID II applicabile ai gestori (le consultazioni si sono chiuse il 30 settembre e l'8 novembre 2017).
Insieme all'adozione del nuovo Regolamento, è stata stipulata da Consob e Banca d'Italia una integrazione al precedente protocollo d'intesa del 2007 (protocollo d'intesa del 15 febbraio 2018), per il coordinamento delle rispettive funzioni di regolamentazione e vigilanza in materia di gestione dei conflitti di interesse potenzialmente pregiudizievoli per i clienti. Quanto ai requisiti di rappresentatività delle associazioni professionali in OCF, la Consob nel Regolamento ha mantenuto la soglia minima del 10% anche per le associazioni dei consulenti autonomi, che taluni rispondenti alla consultazione avevano considerato troppo elevata. "Tale soglia è stata confermata in quanto ritenuta la più idonea a realizzare un contemperamento fra le diverse esigenze di rappresentatività. Resta comunque fermo che, a seguito dell’avvio dell’Albo unico e delle connesse attività dell’Organismo, la Consob potrà valutare, anche alla luce dei dati aggiornati rivenienti dal nuovo assetto, la possibilità di una revisione del limite percentuale prescritto” spiega la Consob nella Relazione illustrativa degli esiti della consultazione.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie