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7/28/2017
È all'ordine del giorno del Cdm l'esame definitivo del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai mercati degli strumenti finanziari (MIFID II) e di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE n.600/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (MiFIR). Il termine ultimo è quello di giovedì 3 agosto 2017, giorno entro il quale il governo italiano è chiamato a esercitare la delega legislativa per il recepimento in Italia delle normative europea.
Lo scorso 5 luglio Camera e Senato hanno espresso il loro parere sul provvedimento. In particolare, tra le osservazioni della Camera ce n'è una in cui gli onorevoli chiedono al governo di valutare “l’opportunità di rivedere, eventualmente sopprimendolo, il nuovo articolo 30-bis del TUF", relativo alle modalità di prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti da parte dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria, che dà la possibilità ai fee-only e alle SCF iscritte all'albo di promuovere e di prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti anche in luogo diverso dal domicilio eletto.
Più duro, invece, è il parere espresso nella bozza elaborata dal presidente Mauro Marino (Pd), presidente della commissione finanze del Senato. Riguardo alla possibilità dell'offerta fuori sede per i fee-only e le SCF, nelle osservazioni il Senato chiede di valutare “l’opportunità di abrogare l’articolo 30-bis”. Proprio come chiesto dalla presidente di OCF, Carla Rabitti Bedogni, durante un'audizione informale in Commissione Finanze al Senato i primi di giugno.
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