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1/22/2013 | Massimo Morici
Da Oriente si alza il no al divieto degli incentivi. Singapore, importantissima piazza finanziaria asiatica, ha scelto di non seguire il Regno Unito nella strada che porta a imporre la consulenza fee - only per legge. A differenza di Londra, che ha introdotto il bando alle commissioni dalle case prodotto a partire da gennaio, la città - Stato asiatica ha deciso di permettere agli advisor di ricevere gli incentivi nell'ultima revisione della normativa sulla distribuzione dei prodotti finanziari alla clientela retail (Financiary Advisory Industry Review).
Tuttavia, sono state introdotte alcune restrizioni sulle retribuzioni, tra cui un tetto massimo alle commissioni ricevute nel primo anno di distribuzione di un prodotto assicurativo. Stando a un recente sondaggio, l'autorità singaporesi hanno ammesso che il paese non è ancora pronto a pagare per una consulenza. L'80% dei risparmiatori locali ha dichiarato di non essere disposto a farlo.
Intanto, in Europa si continua a discutere sull'opportunità di introdurre il bando agli incentivi nella distribuzione di prodotti del risparmio gestito e assicurativi. Oggi i vertici dell'Anasf (leggi qui) saranno a Bruxelles per spingere le autorità e gli eurodeputati a completare l'iter della MiFID II, ancora ferma al Consiglio europeo, e per spiegare le peculiarità del sistema italiano, tra i più avanzati nel settore e che, pur prevendo il meccanismo degli incentivi, garantisce allo stesso tempo ampie tutele ai clienti.
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