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MiFID II: l'Esma vuole il divieto di incentivi

10/12/2012 | Roberto Abate

Il presidente Steven Maijoor si è detto favorevole a vietare gli inducements per i gestori di portafoglio individuali e per i consulenti indipendenti


Il presidente dell'Esma, Steven Maijoor (nella foto), interviene nel dibattito sulla revisione della MiFID e si schiera con i paesi nordici a favore di un divieto degli incentivi, almeno per i gestori di portafoglio individuali e per i consulenti che vogliano etichettarsi come indipendenti.

La sola trasparenza, come prevista dal rapporto Ferber, non è sufficiente secondo Maijoor il quale, tuttavia, ha detto a un recente convegno a Francoforte (leggi l'intervento integrale dal sito dell'Esma) che che ci vorrà un po' di tempo per l'industria e gli investitori per passare a un modello di business senza incentivi, aggiungendo che sarebbe ragionevole consentire un po' di tempo prima che il divieto venga introdotto.

Di recente la Commissione ha votato contro il divieto assoluto di inducements per i distributori di fondi, anche se è previsto un altro passaggio dell'emendamento in Parlamento e nella versione definitiva si potrebbero verificare ulteriori cambi di rotta.

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