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Banche italiane, rischio ritorno dello Stato

10/31/2011 | Italo Marchesi

Se non si raccolgono capitali sui mercati l'unica prospettiva è l'intervento dello Stato. O degli stranieri.


 

Servono "riforme per abbattere il debito e rilanciare la crescita". Ne è convinto Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, che in occasione della presentazione del volume dell'Abi su "Le banche e l'Italia", ha lanciato un allarme chiaro: "se le banche non raccolgono capitali sui mercati, l'unica prospettiva è l'intervento dello Stato in maniera diretta o attraverso fondi sovrani".
 
Non solo. Secondo Bazoli non possiamo neanche più escludere che "nel breve o medio periodo" si apra la strada a interventi di "gruppi stranieri". "Non possiamo più tacere" ha affermato "la posta in gioco è elevata. Se si continuano a incontrare delle difficoltà e dei costi insostenibili della raccolta (dovuti al declassamento del rating italiano ndr.) il restringimento del credito è una strada ineluttabile". 

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