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10/25/2011 | marco.gementi
Deutsche Bank ha chiuso il terzo trimestre con un utile ante-imposte superiore alle aspettative degli analisti grazie alla performance positiva delle attività retail e gestione fondi che ha compensato l'erosione dei profitti nel ramo banca d'affari, colpito dal dilagare della crisi euro.
La prima banca tedesca ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 725 milioni di euro, contro l'1,21 miliardi di perdite dello stesso periodo del 2010 su cui aveva pesato l'acquisizione di Deutsche Postbank. Il risultato è migliore delle previsioni degli analisti ferme a 343 milioni.
Tuttavia il settore investimenti continua ad arrancare con un utile netto di 70 milioni, contro 1,1 miliardi del 2010 ed i ricavi sono pressochè dimezzati (41% in meno rispetto al secondo trimestre) a 4,47 miliardi di dollari. Sull'arco dell'intero anno la banca non dovrebbe riuscire a centrale gli obiettivi, tanto che di recente ha annunciato il taglio di 500 posti di lavoro a causa dell'impatto della crisi del debito dell'eurozona infatti già all'inizio del mese l'ad dell'istituto Josef Ackermann (nella foto) aveva riconosciuto che i target erano troppo ambiziosi a fronte di un investment banking deludente.
Sul fronte esposizione ai titoli di stato italiani la banca registra 2,286 miliardi. Lo ha detto l'istituto tedesco spiegando che a fine settembre l'esposizione complessiva all'Italia, inclusi istituzioni finanziarie, aziende e privati, a fine settembre ammonta a 36,517 miliardi. L'esposizione ai debiti sovrani di Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo e Spagna a fine settembre è pari a 4,792 miliardi.
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