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10/24/2011 | Massimo Morici
Il caso dei bond irlandesi serva da lezione. Queste'estate, infatti, come riportava il Sole 24 ore nelle scorse settimane, circa 200 risparmiatori che avevano in portafoglio le obbligazioni di Bank of Ireland si sono ritrovati in mano un pugno di mosche, dopo che la banca irlandese aveva avuto l'ok dall'Europa per rimborsare i propri creditori a un centesimo ogni 1.000 euro investiti.
Certo, i risparmiatori avrebbero potuto liberarsi di questi titoli spazzatura, ma non l'hanno fatto perché gli investitori istituzionali, che avevano ricevuto l'avviso di un'offerta pubblica di scambio lanciata dalla banca irlandese che stava ristrutturando il suo debito, non avevano diffuso l'informazione a tempo dovuto: mancava, infatti, il prospetto. Così la Consob è corsa ai ripari e oggi nel bollettino settimanale, prendendo spunto da questa vicenda, spiega che non c'è nessun impedimento a dare informazioni ai clienti su quel tipo di operazioni transfrontaliere anche senza prospetto:
"Al fine di evitare che la scelta dell'emittente di non predisporre un prospetto/documento di offerta per l'operazione di scambio - si legge nel bollettino dell'authority guidata da Giuseppe Vegas (nella foto) - finisca per tradursi in limitazioni fattuali dei diritti dei portatori dei titoli oggetto dello scambio, la Commissione ha indicato che, pur in presenza di un'operazione di scambio per la quale non sia stato pubblicato un prospetto/documento d'offerta o siano state previste dall'emittente limitazioni fattuali all'adesione dei risparmiatori italiani, sussiste in ogni caso il dovere dell'intermediario che svolge per il proprio cliente, specie al dettaglio, il servizio accessorio di custodia ed amministrazione titoli, di operare in modo che i clienti siano sempre adeguatamente informati. È anzi uno dei doveri dell'intermediario".
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