Il mercato azionario europeo e quello americano sono scesi rapidamente ieri, con l'Eurostoxx 50 che ha ceduto il 5,34% e l'indice S&P500 che ha ceduto il 4,46%. Allo stesso tempo i rendimenti dei bon continuano a muoversi su livelli bassi. I rendimenti dei bond governativi americani a 5 anni sono allo 0,86%, all'1,17% in Germania e allo 0,98% in Giappone. Le motivazioni di tali renidmenti sono da attribuire agli allarmi lanciati sulla debolezza dell'economia americana, con il Philly Fed Index che è passato da 3.2 del mese scorso a -30,7 di questo mese. Le previsioni degli economisti  erano di un numero o due inferiore quindi il risultato è stato scioccante.

 

Secondo un report pubblicato da Chris Cheetham, global ciò di HSBC, ci sono ancora delle cose che non sono chiare al momento. Siamo confidenti che i ritorni sulla liquidità saranno estremamente bassi nei prossimi anni. La FED continuerà a mantenere a zero i tassi di interesse fino a metà 2013 e questo rende pressoché uguale a zero il ritorno sulla liquidità. Anche il settore obbligazionario non dovrebbe offrire dei risultati così entusiasmanti. Probabilmente è molto meglio puntare sui corporale bon che sui governativi. 

 

Per quanto riguarda il mercato azionario è meno facile considerarlo attrattivo, eppure il mercato si rivelerà quello più remunerativo. Difatti il rapporto prezzo/utili per alcuni mercati è meno di 10, questo vuol idre che gli azionisti riceveranno un rendimento in eccesso del 10%. Comparato con i bassi ritorni degli obbligazionari e della liquidità si capisce perché sia considerato un mercato attrattivo. Anche se la preoccupazione principale è capire per quanto tempo questi livelli resteranno così. Se l'economia globale dovesse migliorare i profitti delle imprese crescerebbero e il valore delle azioni resterebbe tale, ma se l'economia dovesse peggiorare ulteriormente, gli alti livelli di debito impedirebbero una ulteriore crescita.