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8/23/2011 | Marcella Persola
Lontano dalle banche e soprattutto da quelle europee. I fondi monetari statunitensi hanno continuato a ridurre la loro esposizione verso le banche europee, in quanto i mercati hanno mostrato preoccupazione circa la capacità delle banche a finanziarsi correttamente.
Questo è quanto emerge da uno studio dell'agenzia di rating Fitch. Questi fondi, che prestano denaro a breve termine a istituzioni finanziarie (Stati o imprese) hanno ridotto del 9% la loro esposizione verso le banche europee rispetto a giugno e del 20,4% in confronto a maggio.
Inoltre, lo studio ha evidenziato che questi fondi prestano denaro alle banche del Vecchio Continente a termini sempre più brevi. Gli istituti di credito europei rappresentano il 47% del portafoglio da 658 miliardi di dollari dei 10 più grandi fondi monetari statunitensi (che da soli sono il 43% del totale dei fondi monetari a stelle e strisce). A giugno la quota era del 48,7% a 698 miliardi.
Per paese, l'esposizione è passata al 4,4% per le banche tedesche (5,3% in giugno), al 14,1% per quelle francesi (14,3%), al 10,5% per quelle britanniche (10,6%), e pressochè zero per quelle di Italia e Spagna (dallo 0,8%). La banca più finanziata da questi fondi è Bnp Paribas (4,3% degli attivi), seguita dall'olandese Rabobank (4,3%) e la britannica Barclays (3,8%).
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