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Deutsche Bank sotto la lente della Consob

8/2/2011 | Francesco D'Arco

Nel mirino dell'autorità di vigilanza finiscono le vendite dei titoli di stato italiani da parte della banca tedesca. La Consob vuole capire se...


 

"La Consob segue con attenzione e continua a svolgere il monitoraggio in ordine all'evolversi della vicenda" e per questo ha chiesto informazioni a Deutsche Bank sulla recente vendita di Btp italiani. Con queste parole, il sottosegretario all'economia Bruno Cesario, ha risposto a un'interrogazione in commissione Finanze alla Camera di Maurizio Fugatti della Lega. 
 
 
"La Consob" continua Cesario "ha comunicato che la stessa svolge una costante attività di vigilanza dei mercati finanziari finalizzata ad assicurare l'ordinato svolgimento delle negoziazioni e un corretto funzionamento del meccanismo di formazione dei prezzi". 
 
 
E rientra in questa logica la scelta di mettere sotto la lente Deutsche Bank. Cesario, riportando le notizie fornite da Consob, ha chiarito che Deutsche Bank "è uno specialista in titoli di Stato italiani, la cui attività sul mercato primario e secondario, è oggetto di osservazione e misurazione svolta con continuità. In tale ambito, essa ha fornito e fornisce un contributo importante al classamento dei titoli di Stato e al mantenimento della liquidità del mercato. Infatti, ogni specialista in titoli di Stato italiani si impegna a sottoscrivere un quantitativo minimo di titoli in asta (3% su base annua) e a garantire un'operatività qualificata sul mercato secondario. Per quanto riguarda, in particolare, la cessione di titoli di Stato, sentito l'operatore stesso, si è appreso che essa è avvenuta per riequilibrare l'esposizione al debito italiano ai valori storici, dopo che con l'acquisizione di Postbank, avvenuta a fine 2010, si era registrato un picco". 
 
 
Per questo, l'acquisto di credit default swap da parte di Deutsche Bank, secondo quanto riferito dalla Consob e riportato da Cesario deve inquadrarsi in un comportamento proprio degli operatori finanziari, che nello svolgimento della loro attività, vogliono garantirsi contro ogni possibile rischio di credito, tenuto conto che i titoli italiani sono comunque presenti nel portafoglio titoli della banca tedesca. 
 
 
"Nel caso specifico" prosegue Cesario "a seguito dei dati di cui all'interim report reso noto da Deutsche Bank AG il 26 luglio 2011 e, in particolare, a quelli concernenti la riduzione dell'esposizione netta al rischio sovrano dell'Italia, secondo cui è passata da un valore di 8,01 miliardi, al 31 dicembre 2010, a 997 milioni del 30 giugno 2010, nonché ai diversi articoli di stampa che hanno dato grande risalto alla notizia concernente la strategia adottata da Deutsche Bank AG, in data 29 luglio la Consob ha formulato richieste informative finalizzate in particolare ad acquisire, tra l'altro: i dati di dettaglio relativi all'evoluzione dell'esposizione nei confronti dell'Italia nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 30 giugno 2011, distinguendo tra titoli di Stato e prodotti finanziari derivati collegati; l'incidenza sull'esposizione nei confronti dell'Italia al 31 dicembre 2010 del consolidamento di Postbank ed il valore della suddetta esposizione alla data del 30 giugno 2010; il dettaglio delle operazioni poste in essere da Deutsche Bank AG su titoli di Stato emessi dall'Italia e sui relativi strumenti finanziari derivati collegati, associati alla riduzione dell'esposizione netta riportata nell'interim report, nonché la sede di esecuzione delle suddette operazioni". 

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