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4/30/2013 | Marcella Persola
Disciplina e prudenza negli investimenti ma voglia di ritornare a competere a livello internazionale. Sono questi i due cardini attorni ai quali è ruotata la presentazione ufficiale agli azionisti di Mario Greco, ceo di Assicurazioni Generali.
In quel di Trieste il nuovo ceo ha spiegato nel suo intervento quello che intende realizzare per il gruppo.
"Il 2012 è stato l'anno di svolta" per le Generali. "Abbiamo avviato la trasformazione del gruppo. Dopo la perdita di leadership e redditività e capitalizzazione era necessaria una ristrutturazione forte e decisa del gruppo per riportarlo alla performance del passato e alla posizione competitiva", ha evidenziato Greco, riprendendo poi i punti principali del piano strategico al 2015 presentato nello scorso gennaio alla comunità finanziaria a Londra.
In particolare, Greco ha insistito sull'obiettivo di incrementare la redditività proveniente dai rami danni che secondo il ceo contribuirà per circa metà al risultato operativo previsto in oltre 5 miliardi nel 2015. E sui dati Greco si dice fiducioso, anche per il 2013. "Alcuni indicatori economici - ha sottolineato Greco - cominciano ad apparire incoraggianti, in particolar modo in Asia e Stati Uniti. La situazione europea rimane invece ancora debole. Abbiamo concluso il 2012 con un quarto trimestre molto forte, molto positivo, abbiamo iniziato l'anno con la stessa spinta e le azioni che abbiamo dispiegato - ha concluso - stanno cominciando a dare risultati e sicuramente ci aiuteranno nel corso dell'anno».
Per questi motivi afferma con forza che non sarà necessario nessun aumento di capitale. "Per tre anni noi miglioreremo la posizione patrimoniale cedendo asset" e migliorando la redditività. Poi "nel 2015, quando guarderemo ai risultati, discuteremo se sarà opportuno esaminare operazioni di crescita e come finanziarle. Ma fino ad allora non lo faremo".
Invece sulle dismissioni non ha remora ad affermare che prosegue senza intoppi e non ci saranno sorprese. "I processi di vendita (di Bsi e delle attività di riassicurazione negli Usa delle Generali, ndr) procedono come previsto. Non ci aspettiamo sorprese", ma "non siamo obbligati a vendere in fretta e male".
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