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4/16/2012 | Marcella Persola
Possibile il passaggio di controllo del mercato assicurativo da ISVAP a Bankitalia. Non si tratta di una novità, perché se ne era già parlato nel 2008 in occasione della riorganizzazione degli istituti di vigilanza. Ora la discussione ritorna in auge dopo che il premier Monti aveva dichiarato che "una riforma organica e strutturata delle autorità di vigilanza sarebbe un'ottima idea".
In realtà, così come hanno evidenziato alcuni quotidiani italiani in questi giorni, dietro la volontà di riordino di alcuni istituti (si parla anche di COVIP) ci sarebbe anche la difficoltà a sciogliere il nodo della presidenza dell'ISVAP, in scadenza a breve, per il quale si sono fatti i nomi di Andrea Monorchio (presidente della Cosap) e di Anna Maria Tarantola (vice dg di Banca d'Italia).
L'accorpamento però, seppure potrebbe da un lato servire non solo a risparmiare risorse e potrebbe essere visto in modo favorevole anche da compagnie e banche, presenterebbe qualche difficoltà. In particolare come evidenzia MF il primo ostacolo potrebbe essere di natura politica, difatti più di qualche esponente di partito che non vede di buon occhio una crescita dei poteri della Banca d'Italia. L'altra problematica sarebbe di natura tempistica. La scadenza del mandato di Giannini è fissata in giugno, questo vuol dire che mancherebbe poco più di due mesi al rinnovo del vertice Isvap, un tempo troppo risicato per l'approvazione di un disegno di legge che riordini il tutto.
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