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12/12/2022 | Redazione Advisor
Negli ultimi anni due temi centrali hanno fatto da traino: il clima e la biodiversità. Il clima è stato il tema dominante, ma secondo gli esperti di AXA IM i danni arrecati agli ecosistemi dallo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, dall'inquinamento e dalla diffusione di specie invasive rappresentano una minaccia altrettanto importante per la sostenibilità economica a lungo termine.
Al di là degli stupefacenti numeri globali, il degrado della biodiversità è all'origine di molti rischi per le imprese e per l'economia. ll World Economic Forum stima che circa il 50% del PIL globale dipende dal buono stato di salute della biodiversità. Da uno studio del 2021 è emerso che l’attuale stato di degrado dei sistemi naturali costa più di 5.000 miliardi di dollari l’anno in termini di perdita di servizi naturali. Inoltre, esaminando l’ipotetico scenario di collasso di tre servizi ecosistemici – impollinazione naturale, fornitura di legname tropicale e industria ittica marina – la Banca mondiale ha calcolato che, di qui al 2030, avrebbe un costo annuo pari al 2,3% del PIL globale.
“L'inazione rispetto alla perdita di biodiversità ha un costo elevato. Tra il 1997 e il 2011, si stima che il mondo abbia perso circa 4-20 trilioni di dollari l'anno in servizi ecosistemici legati a cambiamenti nella copertura del suolo e 6-11 trilioni di dollari l'anno per degrado del suolo. Occorre intensificare con urgenza e decisione gli interventi finalizzati a fermare e poi invertire la perdita di biodiversità. La tutela della biodiversità è fondamentale ai fini della sicurezza alimentare, per la riduzione della povertà e per uno sviluppo più equo e inclusivo” precisano gli esperti di AXA IM.
Alcune delle sfide più grandi per la biodiversità a livello globale si trovano, per esempio, nelle aree dei materiali sostenibili, nella tutela del suolo e degli animali, negli ecosistemi idrici e nel campo del riciclaggio/reimpiego – tutte queste aree sono motori di crescita strutturale a lungo termine e fanno prevedere un forte slancio del mercato. “Per quanto riguarda i materiali sostenibili, possiamo contribuire a mitigare la perdita di biodiversità selezionando imprese che non utilizzano imballaggi in plastica o che offrono alternative alla tradizionale estrazione di litio –elemento che trova largo impiego negli smartphone, nei laptop e in altri dispositivi. Per cercare di soddisfare la domanda globale di cibo, non possiamo sfuggire al fatto reale che i moderni allevamenti per la produzione alimentare sono stati causa di un forte degrado del suolo e hanno portato alla perdita di animali, insetti e piante. Siamo in presenza di un altro importante rischio per la biodiversità. Per questo guardiamo con interesse ad alcune società che utilizzano l'intelligenza artificiale (AI) e altre tecnologie emergenti per aiutare la cosiddetta ‘agricoltura di precisione’ a ridurre l'uso di erbicidi e pesticidi. Infine per proteggere gli ecosistemi idrici, possiamo puntare su aziende che operano nel campo dell'igiene e della gestione idrica, mentre vediamo varie opportunità in ambito di riciclaggio e di reimpiego, ad esempio in aziende che si occupano dei rifiuti elettronici” sottolineano gli esperti di AXA IM.
“Nel nostro ruolo di asset manager possiamo fare la differenza convogliando consapevolmente capitali verso società che aiutano gli ecosistemi sfruttando la nostra stewardship perché vengano affrontati i temi della biodiversità” proseguono da AXA IM.
“Investiamo in start-up che promuovono l’innovazione necessaria a porre in atto il cambiamento e andiamo oltre la stewardship supportando imprese che sviluppano soluzioni per proteggere la natura. Ci poniamo traguardi importanti sul reporting e continuiamo ad investire nella biodiversità. Oltre un decennio fa abbiamo lanciato i nostri primi fondi ad impatto per affrontare e in particolare per proteggere il capitale naturale. Il più recente fondo AXA WF ACT Biodiversity che investe nelle migliori aziende che offrono soluzioni innovative per affrontare problemi come l’inquinamento del suolo e dell’acqua, il degrado del territorio, la protezione della fauna e della flora e lo sfruttamento eccessivo delle risorse”.
Il fondo inoltre si avvale della partnership di AXA IM con Iceberg Data Lab per lo sviluppo di uno strumento di misurazione della biodiversità.
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