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La transizione energetica ha un prezzo

11/11/2022 | Redazione Advisor

Secondo Robeco, quanto più agevole sarà la transizione, tanto minore sarà la pressione al rialzo sull'inflazione


L'impatto della transizione energetica sull'inflazione dei prezzi al consumo ha subito un forte incremento in molti Paesi negli ultimi anni. Attualmente è un punto focale per i mercati finanziari e per molti consumatori. Per valutare in modo esaustivo il possibile impatto della transizione energetica sull'inflazione nell'UE, Peter van der Welle, strategist multi asset di Robeco, ha esaminato tre scenari principali.

 

1. Scenario "Status quo". Questo scenario presuppone il mantenimento delle politiche esistenti o dichiarate volte a ridurre le emissioni di gas serra del 55% nel 2030 rispetto ai livelli del 1990. Queste politiche riguardano principalmente la produzione di energia, le attività industriali e l'aviazione. Dei tre scenari, questo è quello in cui si compiono meno progressi verso il raggiungimento del net zero entro il 2050.

 

2. Scenario "Tassa sul carbonio". In questo scenario si ipotizza l'introduzione o l'ulteriore implementazione di tasse sul carbonio come principale strumento politico per ridurre le emissioni di gas serra. Queste sarebbero destinate a una gamma più ampia di settori, tra cui la produzione di energia, le attività industriali, l'aviazione, il trasporto stradale e l'edilizia.

 

3. Scenario "corsa alla regolamentazione". In questo scenario, la principale leva politica è la regolamentazione piuttosto che la determinazione dei prezzi. La politica è finalizzata alla riduzione forzata di specifiche attività ad alta intensità di carbonio. Questo scenario si spinge ancora più in là rispetto allo scenario REG dell'UE e, tra i nostri tre, è quello che dovrebbe portare al maggior numero di progressi verso il raggiungimento del net zero. Si tratta anche dello scenario più dirompente.

 

"Sebbene la transizione energetica abbia benefici cruciali a lungo termine, questi avranno un costo. I percorsi di transizione agevole descritti, ad esempio, nella valutazione d'impatto condotta dal personale dell'UE non sembrano molto realistici, come ha dimostrato l'esperienza degli ultimi due anni", spiega lo strategist.

 

"L'impatto inflazionistico previsto sarà probabilmente maggiore nello scenario "corsa alla regolamentazione", in cui prevediamo un notevole squilibrio tra domanda e offerta di energia. Ci aspettiamo conseguenze inflazionistiche minori e più o meno simili negli scenari "status quo" e "tassa sul carbonio", ma con una composizione diversa", aggiunge van der Welle.

 

"Mentre l'inflazione climatica e l'inflazione fossile saranno viste principalmente come shock negativi dell'offerta, l'inflazione verde potrebbe essere considerata un segnale di forza della domanda. Ciò suggerisce che la politica monetaria sarà probabilmente più reattiva nello scenario di "corsa alla regolamentazione", in cui la greenflation è più elevata. Tuttavia, in tutti e tre gli scenari le banche centrali vorranno garantire che le aspettative di inflazione a medio-lungo termine rimangano ancorate al loro obiettivo di inflazione. Gli investitori farebbero bene a prepararsi a uno scenario più volatile per quanto riguarda l'inflazione e i tassi di interesse", conclude lo strategist di Robeco.

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