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Le società più sostenibili nel 2022

7/25/2022 | Redazione Advisor

Il 70% delle aziende nel portafoglio Global Environment hanno ridotto le le loro emissioni Scope 1, 2 e 3 e il 70% ha accresciuto il carbonio evitato nel 2021. E' quanto emerge dal report di Ninety One


Sono stati 12 mesi impegnativi per gli investimenti sostenibili. Tuttavia, le società nel portafoglio portafoglio Global Environment hanno fatto passi avanti sia in termini di carbon reporting sia di impatto ambientale. E' quanto emerge dal quarto Global Environment Impact Report annuale di Ninety One, che fornisce il punteggio di sostenibilità per ogni partecipazione all'interno del portafoglio Global Environment: una valutazione del contributo di ciascuna azienda a un futuro più verde e una valutazione di altri aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG).

 

Deirdre Cooper e Graeme Baker, co portfolio managers della strategia global environment, hanno dichiarato: “Abbiamo riscontrato ulteriori miglioramenti nella rendicontazione delle società in portafoglio sul rischio di carbonio (emissioni di carbonio Scope 1, 2 e 3) e sul loro impatto (il carbonio evitato). Oltre il 95% delle aziende ora segnala le emissioni di Scope 1 e 2 e la percentuale di società in portafoglio che forniscono un reporting completo del rischio di emissioni di carbonio è di poco superiore al 50%. Mentre il carbon reporting sta migliorando, stiamo assistendo ad alcune riformulazioni significative, in particolare delle emissioni di Scope 3, dove un cambiamento nella metodologia può comportare valori di emissioni molto diversi. Ciò può rendere difficili i confronti anno su anno tra le aziende. L'analisi fondamentale e qualitativa dei dati sul carbonio continua a essere un elemento fondamentale.”

 

“Nell'ultimo anno (anno finanziario 2020 vs anno finanziario 2019), quasi il 70% delle società in portafoglio ha ridotto l'intensità delle emissioni Scope 1, 2 e 3 e il 70% ha aumentato il proprio carbonio assoluto evitato, un indicatore della misura in cui i prodotti o servizi di un'azienda contribuiscono a ridurre le emissioni rispetto all'alternativa tradizionale.”

 

Il rapporto descrive inoltre nel dettaglio l’engagement del team di investimento con le società in portafoglio, che forniscono tutte prodotti e/o servizi che contribuiscono alla decarbonizzazione sostenibile. “Continuiamo a lavorare per una migliore rendicontazione delle emissioni di carbonio da parte delle società in portafoglio, con particolare attenzione alla rendicontazione di Scope 3, e per tutte le aziende che adottano obiettivi di riduzione del carbonio basati su parametri scientifici.

 

Abbiamo aggiornato la nostra valutazione rispetto alla tassonomia dell'UE e continuiamo a stimare che oltre il 40% delle entrate della strategia sono potenzialmente allineate alla tassonomia (prima di applicare i test "Do No Significant Harm" e "Minimum Social Safeguards"). Tuttavia, mentre studiamo i dati dei vari provider di dati esterni e delle aziende che hanno fornito la loro rendicontazione, sta diventando sempre più chiaro che ci sono margini di interpretazione nei dati della tassonomia. Pertanto, passerà un po' di tempo prima di avere numeri coerenti tra le diverse società. 17 società in portafoglio (circa il 68%) hanno attualmente obiettivi espliciti di riduzione delle emissioni di carbonio e circa il 42% delle partecipazioni ha obiettivi approvati dall'iniziativa Science Based Targets (SBTi). Questo continua ad essere il nostro obiettivo principale di engagement.

 

“In qualità di investitori, non cerchiamo di apparire "verdi" riducendo al minimo la nostra impronta di carbonio o massimizzando i nostri rating ESG. Puntiamo a fornire una "sostenibilità nei fatti" attraverso un approccio basato sulle esternalità, esaminando i dati e le informazioni sia non finanziarie sia finanziarie, e valutando le performance di ciascuna azienda in relazione a tutti i suoi stakeholder. Ciò significa una ricerca approfondita sui prodotti e servizi che stanno aiutando a evitare le emissioni di carbonio, ma vuol dire anche studiare, all'interno della nostra analisi del capitale naturale, i piani  delle aziende sull’obiettivo delle emissioni nette zero  e i dati sull'acqua (per quanto imperfetti siano attualmente) e pensare all'impatto dell'azienda e dei suoi fornitori sulla biodiversità".

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