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5/13/2022 | Marcella Persola
"Non sorprende che il 1° trimestre 2022 sia stato in generale un trimestre negativo per l'industria europea dei fondi, data la situazione geopolitica in Europa, la pandemia COVID-19 ancora in corso e il contesto di mercato" evidenzia Detlef Glow, responsabile della ricerca EMEA di Refinitiv Lipper, che ha elaborato uno studio sull'andamento dei fondi comuni in Europa nel primo trimestre del 2022, separando i fondi tradizionali da quelli che adottano un approccio ESG, oramai diventata una categoria fondamentale nell'industria del gestito a livello globale.
"In questo contesto di mercato e date le incertezze economiche, ci si aspetterebbe che gli investitori europei abbiano venduto fondi a lungo termine e acquistato prodotti del mercato monetario" scrive Glow nel report, invece è sorprendente come gli investitori europei abbiano venduto prodotti del mercato monetario, normalmente considerati investimenti rifugio, mentre i prodotti a lungo termine hanno goduto di afflussi complessivi.
Entrando nel dettaglio del report si evinc che il patrimonio, come presumibile, sia calato passando da 15,3 mila euro alla fine di dicembre 2021 a 14,5 mila euro alla fine di marzo 2022, visto l'andamento negativo dei mercati sottostanti, mentre i flussi netti stimati sono stati negativi per 88,6 miliardi di euro al 31 marzo 2022.
in particolare i fondi azionari (6,1 trilioni di euro) detengono la maggior parte delle attività, seguiti dai fondi obbligazionari (3,3 trilioni di euro), dai fondi a gestione mista (2,6 trilioni di euro), prodotti del mercato monetario (1,4 trilioni di euro), fondi OICVM alternativi (0,7 trilioni di euro), fondi immobiliari (0,3 trilioni di euro), fondi "altri" (0,1 trilioni di euro), e fondi di materie prime (0,08 mila euro). Più in dettaglio, 2,5 mila trilioni di euro del patrimonio dei fondi azionari erano detenuti da fondi ESG, mentre 1,3 mila ttrilioni di euro del patrimonio dei fondi obbligazionari erano detenuti da fondi ESG. Queste due classificazioni sono seguite dai fondi a gestione mista, per i quali sono stati detenuti per 0,9 trilioni di euro e a seguire le altre categorie. Ciò significa che 5,4 mila trilioni di euro, pari al 37,07%, del patrimonio complessivo in gestione è stato detenuto da fondi ESG, mentre 9,1 mila trilioni di euro, pari al 62,93%, sono stati detenuti da fondi convenzionali.
I fondi comuni e gli ETF allineati all'articolo 6 del Regolamento sulla divulgazione della finanza sostenibile (SFDR) detengono 0,5 mila trilioni di euro, mentre i prodotti allineati all'articolo 8 detenevano 3,8 mila trilioni di euro e i fondi comuni e gli ETF allineati all'articolo 9 0,5 mila trilioni di euro. I prodotti non classificati legati all'ESG detenevano 0,6 mila trilioni di euro, mentre i fondi comuni e gli ETF convenzionali detenevano la stragrande maggioranza del patrimonio dell'industria europea dei fondi (9,1 mila trilioni euro)
Per quanto riguarda la discussione tra attivi e passivi, non sorprende che i fondi a gestione attiva detengano la maggior parte degli asset gestiti in prodotti ESG nell'industria europea dei fondi. Più in dettaglio, le attività in gestione dei fondi a gestione attiva gestiti attivamente rappresentano 5,1 mila trilioni di euro, mentre gli ETF ESG detengono 0,3 mila trilioni di euro di asset in gestione.
Andando a guardare i flussi, come evidenziato i fondi del mercato monetario (-113,6 miliardi di euro) hanno subito deflussi, mentre i prodotti a lungo termine hanno registrato una raccolta complessiva di 25,0 miliardi di euro nel 1° trimestre 2022.
I fondi misti sono quelli che hanno raccolto maggiormente (+32,1 miliardi di euro) e quelli con approccio agli ESG (+20,1 miliardi di euro) si sono particolarmente contraddistinti. I fondi comuni e gli ETF legati agli ESG non classificati dalla SFDR hanno registrato i maggiori afflussi (+24,7 miliardi di euro) nel 1° trimestre 2022.
"In generale, l'andamento complessivo dei flussi è stato simile per i prodotti ESG e per i loro omologhi convenzionali, i fondi convenzionali a lungo termine (+14,9 miliardi di euro) e i prodotti ESG a lungo termine (+10,1 miliardi di euro) hanno registrato afflussi, mentre i fondi del mercato monetario convenzionali (-58,6 miliardi di euro) e quelli legati agli ESG (-55,1 miliardi di euro) hanno registrato deflussi" conclude Glow.
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