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4/4/2022 | Redazione Advisor
Il riconoscimento della necessità di un’azione concertata per affrontare le sfide più pressanti del mondo sta crescendo rapidamente. Di conseguenza, gli investitori di tutto il mondo chiedono più opzioni di investimento che mettano, per così dire, “i loro soldi al lavoro”. Le ambizioni degli investitori, in pratica, includono la promozione della sostenibilità e il sostegno allo sviluppo di soluzioni a questioni che vanno dal cambiamento climatico alla disuguaglianza economica.
Ambizioni che non sono state scalfite dal conflitto in Ucraina. Ma sicuramente il contesto attuale impone maggiore cura nel fare emergere l’importanza di perseguire obiettivi di investimento sostenibili. E, se da un lato, la crisi delle materie prime emersa con il conflitto spinge verso una accelerazione della transizione energetica, dall’altro la crisi umanitaria che accompagna questi conflitti permette di porre l’accento su tutta una serie di tematiche “sociali” che finora sono rimaste all’ombra della questione climatica.
D’altronde anche la pandemia ha messo sotto i riflettori le sfide sociali, dalla disuguaglianza economica all’assistenza sanitaria accessibile, e la componente sociale dell’agenda ESG sta recuperando terreno già dall’anno scorso.
Nel 2021, la crisi del Covid-19 ha ulteriormente esacerbato l’ineguaglianza a livello globale, mettendo i membri più poveri della società a maggior rischio.
“Sostenere pratiche di lavoro dignitose e standard che vanno al di là dei quadri legali contribuisce sia alla società che al business” spiega Valentijn van Nieuwenhuijzen, Chief Investment Officer di NN Investment Partners. “Spingendo le aziende a rispettare i diritti dei lavoratori, NN IP ha cercato di contribuire a una transizione economica più inclusiva. Nel 2021, sono state votate 112 proposte degli azionisti su questioni sociali, opponendosi al management in 98 casi che vanno dall’accesso equo ai vaccini alla salute e sicurezza dei lavoratori. Sosteniamo attivamente le proposte presentate dagli azionisti che affrontano questioni sociali e di governance che possono influenzare la capacità di una società di creare valore a lungo termine. Votare per tali risoluzioni è una parte importante dei nostri sforzi di stewardship”.
Ma la pandemia ha in realtà fatto emergere tre temi ESG come urgenti. In primo luogo, con il mondo naturale a un punto critico, è diventato chiaro che i progressi sul cambiamento climatico devono essere più veloci e decisivi. Anche le sfide per sostenere la biodiversità sono venute alla ribalta nel corso dell’ultimo anno con la prima convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP-15). A questi due si aggiunge il terzo elemento, quello già citato: la necessità di affrontare le disuguaglianze rivelate dalla pandemia.
Queste aree sono diventate più importanti per i politici e, come mostra il Responsible Investing Report realizzato da NN Investment Partners, gli investitori stanno diventando sempre più consapevoli delle sfide da affrontare e sempre più in grado di capire come è possibile affrontare queste sfide.
“Siamo ben consapevoli delle sfide che il mondo deve affrontare, dal riscaldamento globale alla disuguaglianza sociale” conferma Adrie Heinsbroek, Chief Sustainability Officer di NN IP. “Sentiamo un profondo senso di responsabilità nei confronti dei nostri numerosi stakeholder che va ben oltre i guadagni finanziari a breve termine. Abbiamo il dovere nei confronti dei nostri stakeholder di agire e offrire soluzioni d’investimento per dare forma a un futuro sostenibile. Nel 2021, siamo stati in grado di fare una differenza duratura in un contesto molto più ampio, mettendo al lavoro il capitale che gestiamo”.
Il 2021, infatti, per NN Investment Partners è stato un anno di pietre miliari, registrando progressi nell’ulteriore integrazione dei criteri ESG negli investimenti e fissando obiettivi provvisori di riduzione delle emissioni per i nostri portafogli con l’obiettivo di raggiungere emissioni Net Zero entro il 2050. I progressi sul cambiamento climatico e il sostegno ad azioni positive su una serie di questioni sociali sono state priorità decisive, evidenziate dalla riduzione di circa 4,6 milioni di tonnellate di CO2 di NN IP e dal sostegno all’85% delle risoluzioni degli azionisti sulle questioni sociali. Oggi, il 91% degli asset in gestione di NN IP sono integrati ESG, dimostrando un aumento del 17% dal 2020. C’è ancora del lavoro da fare, ma NN IP continua ad agire per affrontare alcune delle sfide più pressanti del mondo come conferma Heinsbroek parlando di Net Zero e biodiversità.
“NN IP è impegnata a contribuire a mitigare l’impatto del cambiamento climatico e a limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi” spiega il manager di NN IP. “Nel 2021, abbiamo compiuto progressi significativi verso il raggiungimento delle nostre ambizioni ambientali in tutti i nostri portafogli di investimenti responsabili e abbiamo tagliato il 44% delle emissioni di carbonio relative ai nostri investimenti rispetto ai benchmark, una riduzione di circa 4,6 tonnellate di CO2”.
Non solo. Nel 2021 la società ha inasprito i criteri di restrizione per le aziende coinvolte nell’estrazione delle sabbie bituminose e nell’estrazione del carbone termico. Questa decisione fa parte dell’impegno a ridurre l’impronta di carbonio degli investimenti in linea con la spinta globale verso il Net Zero.
“Molte delle compagnie petrolifere hanno ora stabilito piani a emissioni zero, comprese le proposte di compensare le emissioni investendo in energie rinnovabili, piantando alberi o usando tecnologie di cattura del carbonio” spiega ancora Heinsbroek. “Questo è un buon inizio, ma dobbiamo assicurarci che ciò avvenga nella pratica. Nel 2021, abbiamo iniziato a sfidare questi piani, chiedendo se i terreni necessari per le soluzioni climatiche erano stati acquisiti, e se le tecnologie di riduzione delle emissioni erano state provate su scala. Abbiamo anche esaminato l’allineamento degli obiettivi climatici con la compensazione”.
Ma con il cambiamento climatico si intreccia in maniera importante anche il tema della perdita di biodiversità che sta diventando un problema sempre più urgente per il pianeta.
Le Nazioni Unite riferiscono che l’attività umana ha alterato quasi il 75% della superficie terrestre, comprimendo la fauna e la natura in un angolo sempre più piccolo del pianeta. Un milione di specie animali e vegetali sono minacciate di estinzione, mentre la deforestazione e la desertificazione colpiscono la vita di milioni di persone.
“Nel 2021 NN IP ha firmato un impegno del settore finanziario per eliminare la deforestazione causata dalle materie prime, si è unita allo sforzo globale per sensibilizzare gli investitori sulla deforestazione causata dalle materie prime e ha aderito alla Partnership for Biodiversity Accounting Financials, un’iniziativa che consente alle aziende finanziarie di rivelare l’impatto sulla biodiversità di prestiti e investimenti” afferma Heinsbroek che conclude: “L’integrazione coerente dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle strategie d’investimento di NN IP ci permette di sbloccare il potenziale valore finanziario identificando i rischi e le opportunità in un mercato in rapido cambiamento. Per i nostri clienti, questo significa che il loro denaro è diretto verso aziende e progetti che sono pronti a prosperare nel passaggio a un’economia più verde e inclusiva”.
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