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Quote di carbonio: il nuovo asset verde

7/26/2021 | Redazione Advisor

NN IP è stata tra le prime società di gestione a integrare le quote sulle emissioni di carbonio nel proprio posizionamento standard multi-asset


Il Sistema ETS UE (Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE) è considerato una pietra miliare della politica dell'UE per contrastare i cambiamenti climatici e rappresenta uno strumento fondamentale per ridurre in maniera economicamente efficiente le emissioni di gas a effetto serra. In vigore da oltre sedici anni, offre forti incentivi alla de-carbonizzazione. Prevede difatti una soglia massima di quote stabilita in base agli obiettivi prefissati sulle emissioni di carbonio, l’impiego dei ricavi derivanti dalle aste per nuovi investimenti nel settore energetico, una metodologia di assegnazione gratuita che sostiene una produzione più efficiente in termini di emissioni di carbonio, e il finanziamento dei fondi per la transizione energetica.

 

Il Sistema ETS ha subìto diverse revisioni e modifiche negli anni, ma oggi si è affermato come il modello più utilizzato in quasi tutte le giurisdizioni internazionali.

 

Inoltre, ai sensi della Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari (MiFID II), le quote di emissioni di carbonio sono state classificate come strumenti finanziari a partire dal 3 gennaio 2018. Ciò le rende soggette alle regole applicabili ai mercati finanziari tradizionali.

 

NN Investment Partners (NN IP) è stata tra le prime società di gestione a integrare le quote sulle emissioni di carbonio nel proprio posizionamento standard multi-asset. Le quote sulle emissioni di carbonio sono ancora ben lungi dall’essere liquide, ma la casa di gestione olandese ritiene che la liquidità sia destinata ad aumentare, poiché l’accelerazione della transizione energetica sta cambiando le modalità con cui gli investitori prendono in considerazione l’intero segmento delle materie prime.

 

“Le quote sulle emissioni di carbonio rappresentano un nuovo asset in fase di rapido sviluppo, e la nostra view sulla loro connotazione “green” e sul prezzo è positiva. Nel breve-medio termine, i prezzi delle quote EUA dovrebbero aumentare fino a raggiungere il costo marginale di abbattimento delle emissioni, così da rendere necessaria la decarbonizzazione” spiegano gli esperti di NN IP.

 

Dalla creazione del Sistema ETS dell’UE nel 2005, i prezzi delle quote EUA sono stati trainati dalla regolamentazione e dai cicli economici. “Prevediamo un aumento dei prezzi delle quote sulle emissioni di carbonio in Europa a breve e medio termine. Nel breve periodo, ci aspettiamo che l’imminente riforma della Commissione Europea, prevista a luglio, sostenga i prezzi. Le politiche sul clima dell’UE sono in fase di revisione, per renderle conformi con l’obiettivo più ambizioso di riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Se non altro, ciò determinerà una riduzione dell’offerta di quote sulle emissioni di carbonio” continuano gli esperti di NNIP.

 

Un altro fattore determinante per gli esperti è la ripresa economica e la ripartenza delle economie che impatteranno sul settore con un aumento della domanda di quote EUA. “Il numero di emissioni verificate dovrebbe aumentare quest’anno, dopo il calo dell’11% indotto dalla crisi sanitaria nel 2020. In previsione di queste riforme, si stima che la domanda finanziaria di quote EUA aumenti ulteriormente, sia da parte di entità commerciali e non commerciali coinvolte” evidenziano da NN IP. Questo per il breve termine. Sul medio termine invece “un tangibile aumento della credibilità dell’UE e la percezione dell’emergenza legata alla lotta contro il cambiamento climatico, indicano che i prezzi delle quote EUA potrebbero aumentare fino a raggiungere il costo marginale di abbattimento delle emissioni, così da rendere necessaria la de-carbonizzazione. I costi marginali di abbattimento delle emissioni possono essere considerati come prezzi “fair value” delle quote EUA, al di sopra dei quali le tecnologie di decarbonizzazione diventano interessanti. Si stima che questi costi marginali di abbattimento siano in media nettamente superiori ai prezzi attuali” concludono gli esperti della casa di gestione olandese.

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