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Consob, scontro Vegas - Rosati. Arriva lo sciopero

2/9/2011 | Federico Leardini

Le sigle sindacali (eccetto Cisl e Sibc) contestano l'attacco della politica all'indipendenza della Commissione e proclamano uno sciopero generale per il 10 febbraio


SCONTRO VEGAS - ROSATI - E' durata un mese la luna di miele tra il neopresidente Consob, Giuseppe Vegas e la commissione di vigilanza.

Le rappresentanze sindacali dell'autorità (con l'eccezione di Cisl e Sibc)  hanno proclamato per il 10 febbraio uno sciopero generale e l'interruione delle relazioni sindacali contro "l'attacco della politica all'indipendenza funzionale ed organizzativa della Consob attraverso emendamenti legislativi che pretendono di organizzare all'esterno le attività dell'istituto che trovano sponda nell'acquiescente silenzio della Commissione e nelle recenti proposte di riorganizzazione del lavoro".

Sotto accusa gli emendamenti recentemente presentati al decreto milleproroghe e le modifiche al  regolamento di organizzazione della Consob con le quali viene disegnato il nuovo ruolo di segretario generale della commissione e modificato quello di direttore generale.

 

ADDIO INDIPENDENZA? - Tra i primi provvedimenti del nuovo presidente, la definizione del ruolo del segretario generale dell'authority; figura prevista dalla legge ma finora rimasta vacante.

Sarà un incarico a termine di sette anni deciso dalla commissione.

Tra i compiti, il coordinamento dell'azione della commissione nei rapporti istituzionali e il monitoraggio dell'attività parlamentare e di governo.

I sindacati, e alcuni dirigenti, temono che la nuova carica possa causare una riduzione dell'autonomia della struttura interna dell'istituzione di vigilanza.

Timore rafforzato dalle voci che vorrebbero papabile per la poltrona, l'attuale responsabile dell'ufficio legislativo del dipartimento economia del ministero dell'economia, Gaetano Caputi.

Altro colpo all'attuale struttura della commissione è la decisione di porre a termine anche la carica del direttore generale.

Tra i suoi poteri sarebbe aggiunto quello di avocare le pratiche degli uffici in caso di inerzia degli stessi; decisione questa vista come ulteriore elemento di limitazione all'autonomia della Consob.

Scontro anche sul fronte politico con il faccia a faccia tra le autorità romane e quelle milanesi, dopo la decisione di trasferire alcuni uffici in Lombardia, che sarà operativa già da luglio.

 

L'INCONTRO DI OGGI - Una prima impressione sulla risposta che queste dicisioni potrannno avere dagli operatori si potrà avere già oggi, quando il presidente Vegas incontrerà i rappresentanti degli emittenti e degli intermediari.

 

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