Il 2011 si apre con un saldo di raccolta negativo per l'industria del risparmio gestito italiano. Alla fine del mese, tra i primi dieci gruppi, si salvano solo Mediolanum e Generali.
PARTENZA FALSA. Niente di nuovo sul fronte del risparmio gestito. Il mese di gennaio si chiude con un saldo di raccolta negativo pari a -3,72 miliardi di euro. Di questi -3,05 miliardi hanno riguardato i gruppi italiani, mentre i gruppi esteri hanno perso 676 milioni di euro. Sono questi i dati che emergono dalla consueta analisi di Assogestioni.
CONTROCORRENTE. Le note positive, a livello di prodotto, arrivano anche a gennaio dai fondi azionari, bilanciati e flessibili che hanno rispettivamente guadagnato 171, 304 e 745 milioni di euro. Superano invece i 2 miliardi di euro i deflussi relativi ai fondi obbligazionari e di liquidità.
TOP TEN. Guardando la classifica delle singole società, tra i primi dieci gruppi per patrimonio, chiudono il mese con un saldo positivo solo Mediolanum (+40,6 milioni di euro) e Generali (169,6 milioni di euro). Tra le altre società si segnala la raccolta di 66,6 milioni di JP Morgan AM e i 43,4 milioni di euro di Deutsche Bank. I primi tre gruppi chiudono in territorio negativo: Intesa Sanpaolo perde 680,2 milioni, Pioneer 732,9 milioni e AM Holding (che comprende Anima e Prima) 374,1 milioni di euro.
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