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2/4/2011 | Federico Leardini
RISCHIO FALLIMENTO - Se vanno avanti così rischiano il default entro 20 anni.
Jim Leaviss, guru britannico dei bond e responsabile del team di fixed income di M&G, ha le idee chiare sui rischi che gli Stati Uniti potranno correre se il livello del debito pubblico americano continuerà a crescere.
Secondo le stime il rosso di Washington arriverà a toccare i 14300 miliardi di dollari entro aprile-maggio.
Intanto, la politica di riduzione della spesa di Obama non convince i bond fund manager, che non vedono convenienza nel finanziare il debito americano ai tassi attuali e con un serio rischio inflattivo alle porte.
BERNANKE LANCIA L'ALLARME - Che la situazione sia seria lo si desume anche dal monito lanciato da Ben Bernanke: "Oltre un certo punto...gli Stati Uniti sarebbero costretti in una posizione di insolvenza sul loro debito. E le implicazioni di questo sul nostro sistema finanziario, la nostra politica fiscale e la nostra economia sarebbero catastrofiche ", ha affermato il presidente della Federal Reserve durante uno speech al National Press Club nella notte.
S&P AFFILA LA SCURE - A rischio anche il rating AAA del Paese.
Sebbene nel medio termine, secondo Standard & Poor's, non ci siano particolari rischi di downgrade, allungando lo sguardo nel tempo i pericoli aumentano.
Un problema, questo dell'ingente debito pubblico che sta scuotendo anche il mondo politico americano.
E' di qualche giorno fa l'aspra critica mossa all'amministrazione Obama dalla maggioranza repubblicana al Congresso, per lo sperpero di fondi pubblici in opere ritenute non indispensabili, come le infrastrutture e la riforma radicale del sistema dell'istruzione.
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