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1/31/2011 | Federico Leardini
FIDUCIA SULL'EURO - Torna la fiducia a Davos.
La settimana di riunioni tra le nevi delle alpi svizzere dei grandi della finanza e dell'economia mondiale si chiude con un bilancio sostanzialmente positivo.
Dopo due edizioni all'insegna del pessimismo (realismo ?) i toni sembrano tornare a farsi positivi.
"L'euro non è in crisi: questo è assolutamente chiaro" ha affermato il Presidente della Bce, Jean Claude Trichet "Abbiamo un problema su alcuni Stati firmatari, ma non sui tutti quelli dell'intera area Euro".
Il numero uno dell'Eurotower ha peraltro ribadito che Francoforte continuerà a monitorare lo stato di salute delle periferie europee senza venir meno però al suo compito fondamentale: garantire la stabilità dei prezzi.
L'asse Merkel - Sarkozy - A dar manforte al messaggio di Trichet ci ha pensato il Presidente francese Nicolas Sarkozy "L'euro è l'Europa, è parte della nostra identità".
Il numero uno di Parigi si è anche espresso con durezza contro i falchi della speculazione valutaria "Chi vuole scommettere contro l'Euro faccia attenzione ai propri soldi, perchè siamo decisi a difenderlo".
Mano tesa, infine, all'omologa tedesca, Angela Merkel, in vista di un rafforzamento dell'asse francotedesco pro moneta unica "Saremo sempre presenti dove sia necessario difendere l'euro. Siamo determinati. L'euro è l'Europa, è 60 anni di pace, non è solo una moneta. La sua scomparsa sarebbe un cataclisma e non possiamo neanche giocare con una simile idea".
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