Tempo di lettura: 1min
11/13/2017
"Per le risorse non in possesso dei requisiti introdotti dalla nuova normativa, dovranno essere progressivamente individuate soluzioni riallocative idonee, con l'obiettivo di salvaguardare l'esperienza fin qui maturata". Con queste parole, lo scorso 9 novembre 2017, l'ufficio Risorse Umane di Poste Italiane ha informato le segreterie nazionali dei sindacati CGIL, CISL, UIL, CISL, CONFSAL e UGL in merito alle decisioni prese in merito alla gestione del personale dedicato alla Consulenza sui Servizi di Investimento dopo l'entrata in vigore della MiFID II.
Tramite una lettera, che Advisoronline ha avuto occasione di visionare, l'ufficio delle Risorse Umane di Poste Italiane ha ricordato alle segreterie nazionali dei sindacati che a partire dall'entrata in vigore della MiFID II "le risorse che svolgono il servizio di consulenza alla clientela in materia di investimenti dovranno possedere specifici requisiti di conoscenza, attestati dal Titolo di studio conseguito (diplomi di laurea e i diplomi di istruzione secondaria superiore almeno quinquennali) e maturato un numero di anni di esperienza, che variano in funzione del titolo di studio".
Dal momento che, come indicato dalla direttiva, "i membri del personale privi dei requisiti di conoscenza ed esperienza (…) possono operare unicamente sotto la supervisione di un altro membro del personale. Il periodo di supervisione ha la durata massima di quattro anni". Da qui la decisione di individuare, per chi non è in possesso di tali requisiti, soluzioni alternative "idonee".
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie