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Il fisco a caccia di residenze estere “fittizie”

3/8/2017 | Stefano Massarotto – Facchini Rossi & Soci Studio Tributario Associato

Ecco l’elenco delle “spie” che segnalerebbero un trasferimento fittizio


Stretta del Fisco annunciata sulle finte residenze all’estero. Il 3 marzo 2017 è stato pubblicato il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 43999 con cui vengono fissati i criteri per la formazione delle liste selettive finalizzate all’attività di controllo sui trasferimenti di residenza all’estero. Tale attività interessa, in particolare, coloro che si sono iscritti all’AIRE a decorrere dal 1° gennaio 2010 e che non hanno aderito alla procedura di voluntary disclosure.

 

I contribuenti da sottoporre a controllo verranno selezionati sulla base di una serie di elementi idonei a rivelare la permanenza in Italia, avvalendosi dell’applicativo informatico So.No.Re. e delle informazioni ottenute tramite i canali dello scambio internazionale delle informazioni.

 

Il provvedimento elenca una serie di “spie” sintomatiche di un trasferimento fittizio di residenza all’estero:

(i) residenza in uno degli Stati inseriti nella black list del D. M. 4 maggio 1999 (ad esempio, Svizzera, principato di Monaco);

(ii) movimenti di capitale da e verso l’estero, comunicati dagli intermediari finanziari nell’ambito del monitoraggio fiscale;

(iii) informazioni su patrimoni esteri, ottenute tramite lo scambio internazionale di informazioni;

(iv) residenza in Italia del nucleo familiare e versamento di contributi per collaboratori domestici;

(v) atti del registro segnaletici della effettiva presenza del contribuente in Italia;

(vi) utenze attive e disponibilità di veicoli;

(vii) partecipazioni in società di persone o a ristretta base azionaria e titolarità di cariche sociali;

(viii) informazioni trasmesse dai sostituti di imposta o tramite lo spesometro;

(ix) partita Iva attiva.

 

I predetti elementi saranno valutati singolarmente oppure in combinazione tra loro. Nelle liste selettive saranno inclusi i contribuenti per i quali risultano soddisfatti uno o più elementi. In attesa che venga attuata l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), i nominativi dei contribuenti residenti all’estero verranno acquisiti, con cadenza semestrale, tramite i canali informatici attivati tra l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Interno. Sarà dunque possibile per l’Agenzia delle entrate avviare mirate attività di verifica su tali contribuenti e attivare così group requests nei confronti dei Paesi black list, al fine di accertare l’esistenza di assets in illecito valutario e fiscale.

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