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MoneyFarm: ecco come la stampa influenza gli investitori

7/8/2016

Il robo-advisor italiano ha lanciato il primo indice di incertezza economico-finanziaria trasmessa e percepita


MoneyFarm lancia l’Indice MoneyFarm di incertezza economica finanziaria trasmessa e percepita. L’indicatore, che è stato presentato mercoledì 6 luglio a Milano, è realizzato grazie alla collaborazione tra il robo-advisor fondato da Paolo Galvani (presidente) e Giovanni Daprà (amministratore delegato) con Tabulaex, spin-off dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

L’indice, che sarà pubblicato a partire da settembre ogni trimestre, è composto di due diversi indicatori: il primo misura il grado di incertezza contenuto negli articoli delle principali testate web nazionali (l’analisi nel primo semestre ha coperto quasi 150.000 articoli); il secondo fornisce una misura dell’incertezza percepita dalle persone, attraverso l’analisi dei messaggi twitter su argomenti di natura economico-finanziaria (in questo caso sono stati considerati 142.000 tweet dall’8 febbraio al 30 giugno 2016).

Risultato? L'indice di incertezza trasmessa (ossia l'analisi degli articoli delle principali testate italiane) mostra come nel 2015 il mese con la più alta quota di articoli incerti è stato quello di luglio (53%). "Per quanto riguarda il 2016, gennaio e giugno - si legge nel report - sono i mesi con la quota più elevata di articoli incerti (52% per entrambi); questa incertezza è dovuta principalmente al crollo di Mps e a vari eventi legati alle banche italiane (gennaio 2016), mentre l’incertezza di giugno è certamente legata al referendum inglese".

Il mese con la quota minore di articoli incerti è invece marzo 2016: "Nonostante nei primi dieci giorni del mese l’indicatore registri comunque valori alti, poi, in seguito alle decisioni della BCE (QE), le quote di articoli incerti diminuiscono notevolmente e di conseguenza anche l’incertezza trasmessa" prosegue il report. Quanto all'incertezza percepita, l'analisi evidenzia sostanzialmente che l’andamento dell’indicatore "corrisponde esattamente all’andamento dell’indicatore di incertezza trasmessa: i quattro momenti in cui si è registrato un picco di incertezza percepita coincidono infatti con le date degli eventi maggiormente significativi analizzati sopra (10 marzo, 1 aprile, 1 giugno e 24 giugno)".

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