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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), si deve lavorare sul brand

5/20/2011 | Marcella Persola

Far percepire al cliente i tratti distintivi della rete presso la quale si opera potrebbe essere una...


 

Si è discusso molto in occasione del congresso di Parma per l'elezione del nuovo presidente Anasf di ricambio generazionale per le reti di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e di nuovi modelli organizzativi. La ricerca presentata da GfK Eurisko, ad esempio, metteva in evidenza come l'immagine sociale dell'industre, ossia le reti e i consulenti (ex-promotori) fosse migliorata presso gli investitori italiani. I clienti dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) aveva evidenziato nell'indagine condotta dalla società di ricerca che il vantaggio derivante dall'avere un consulente era l'offerta più ampia e multipara di prodotto; così come una maggiore disponibilità nei confronti del cliente e una consulenza mirata ad individuare le soluzioni più adatte al cliente e una maggiore attenzione ai bisogni del cliente. Quello che invece i clienti percepiscono ancora poco secondo quest'indagine è che l'affidarsi a un consulente (ex-promotore) consente una maggiore sicurezza al cliente, un maggiore controllo del rischio e un rapporto qualità e prezzo più conveniente.

 

Insomma detto in poche parole i clienti sono soddisfatti per il servizio che ricevono e che giudicano ottimo, forse c'è ancora strada da fare renderli consapevoli del ruolo del consulente. Spesso questo è giudicato bravo o cattivo a seconda della performance del prodotto, un elemento sicuramente di criticità. Per alcuni osservatori questa situazione è imputabile al fatto che se si vendono performance non si può poi pretendere di essere giudicati per altri. Per altri osservatori invece non è così deleterio essere giudicati in base a una performance, l'importante è che non sia di breve periodo. 

 

Un altro elemento interessante è che le banche-reti, pur registrando una crescita della share of equity, non sfruttano ancora pienamente il loro potenziale. Per il cliente non sembra così evidente ciò che distingue una rete da un'altra, quindi sul fronte del posizionamento del brand, c'è ancora molta strada da fare. Forse questo potrebbe rappresentare un vantaggio per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che decidono di cambiare casacca, perché è meno indolore per i clienti seguirli da una rete a un'altra. C'è sempre però un aspetto contro. Ossia bisognerebbe che anche il cliente capisse i tratti caratteristici del brand della rete presso la quale operate. Questo forse potrebbero avvantaggiare di più il lavoro dei pf. 

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