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Banca Mps, il gestito cresce del 14,2% nel 2014

2/12/2015

Boom di unit linked e fondi comuni, in particolare strumenti a capitale garantito. L'istituto peggiora il rosso a -5 miliardi di euro: pesano le rettifiche a seguito dell'AQR della Bce


Banca Mps peggiora il rosso nel 2014. La perdita per l’esercizio chiuso il 31 dicembre è di 5,3 miliardi di euro rispetto a -1,4 miliardi di euro del 2013. Pesano sul risultato le rettifiche per circa 5,9 miliardi a seguito dell’asset quality review della Bce che ha chiesto al gruppo senese di raggiungere un CET1 transitional ratio del 10,2%, invece dalla soglia inizialmente richiesta del 14,3%. Il margine di interesse si mantiene stabile a 2,16 miliardi di euro, mentre le commissioni nette aumentano a 1,69 miliardi di euro (+2,4%) da 1,65 miliardi, grazie soprattutto alla crescita dei proventi derivanti dalla gestione del risparmio (in particolare collocamento prodotti AUM). Il margine della gestione finanziaria e assicurativa cresce del 6,7% a 4,23 miliardi da 3,96 miliardi. Gli oneri operativi calano del 2,2% rispetto al 2013 e beneficiano della riduzione degli organici, delle azioni strutturali di contenimento della spesa e degli interventi di riassetto organizzativo del gruppo.

La raccolta complessiva si attesta a circa 232 miliardi di euro, mantenendosi sostanzialmente stabilie sui livelli di fine 2013, con una ricomposizione delle masse dalla componente di raccolta diretta e amministrata verso le forme di risparmio gestito. In dettaglio, la raccolta diretta cala del 2,8% in un anno a 126 miliardi, quella indiretta cresce del 2,7%, sostenuta dal risparmio gestito che ha chiuso l’anno con volumi pari a circa 52 miliardi di euro (+14,2%). In particolare, la componente assicurativa pesa sui volumi per 23 miliardi di euro (+7,2%) sostenuta dai prodotti unit linked, i fondi e sicav per 22 miliardi (+26,7%) grazie a flussi netti per circa 3,8 miliardi di euro sugli strumenti a capitale garantivo e le gestioni patrimoniali per 6,2 miliardi (+3,7%) con collocamenti annui pari a 1,2 miliardi di euro. Le consistenze del risparmio amministrato ammontano a 55 miliardi di euro (-6,3%).

Il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) al 31 dicembre 2014 risulta pari all’8,7% e il Total Capital ratio risulta pari al 13,0%, rispettivamente circa -220 e -210 punti base rispetto alle percentuali registrate a fine 2013 (proforma Basilea 3). Il board ha deliberato di proporre all’Assemblea di incrementare l’ammontare dell’aumento di capitale fino ad un massimo di 3 miliardi di euro anziché 2,5 miliardi di euro, necessario per rispettare le richieste della vigilanza bancaria europea.

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