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SPDR replica i convertibili

10/15/2014

Fa il suo debutto l'Etf SPDR Thomson Reuters Global Convertible Bond UCITS di State Street Global Advisors che offre un'esposizione su obbligazioni convertibili globali


State Street Global Advisors ha annunciato oggi il lancio dell'Etf SPDR Thomson Reuters Global Convertible Bond UCITS che porta a 59 gli SPDR ETFs disponibili in Europa. Il fondo, primo etf su obbligazioni convertibili globali a gestione passiva, sarà quotato oggi sullo Xetra di Deutsche Borse e si propone di offrire agli investitori in maniera efficiente e trasparente esposizione al particolare profilo di rischio/rendimento di quest’asset class.
 
L'Etf replica il Thomson Reuters Qualified Global Convertible Index che comprende convertible bond di emittenti globali denominati in diverse valute. I bond convertibili coniugano le caratteristiche di obbligazioni e azioni. Come un’obbligazione corporate tradizionale, i bond convertibili pagano una cedola fissa periodica e maturano a una determinata data. Differiscono dai bond tradizionali in quanto incorporano anche un'opzione che dà all'obbligazionista la facoltà, ma non l'obbligo, di convertire il bond in un numero predeterminato di azioni della società emittente. Questo implica che gli investitori siano potenzialmente protetti in virtù delle caratteristiche dei bond che incorporano nelle fasi ribassiste, ma possano anche beneficiare delle fasi rialziste dato che il valore dell'opzione cresce parallelamente a quello delle azioni. Questo potenziale di protezione dai ribassi e partecipazione ai rialzi rende i convertible bond uno strumento appetibile per i portafogli degli investitori grandi e piccoli.

Alexis Marinof, a capo di SPDR EMEA, ha commentato: "SSGA gestisce convertible bond attraverso un etf regolamentato da più di cinque anni negli USA, con circa 3 miliardi di dollari di asset investiti nella parte liquida del mercato americano. I convertible bond hanno mostrato storicamente una minore correlazione con i mercati azionari e obbligazionari tradizionali e tipicamente avranno una minore sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse rispetto ai normali bond. Questo li rende un valido strumento di diversificazione dei portafogli. Tali caratteristiche, unitamente alla possibilità offerta agli investitori di proteggersi dai ribassi e beneficiare dei rialzi, li rende in molti casi più attraenti delle azioni e obbligazioni tradizionali".

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