Reti promosse nella creazione dell'asset allocation. Secondo la relazione annuale presentata da Assoreti nel 2010 l'attività delle reti è stata fondamentale per il patrimonio dei fondi e delle Sicav. Nel 2010 l'attività è cresciuta, ed è stata pari al 31,2% in aumento rispetto al 29% del 2009 e al 21,9% di cinque anni fa. Sempre in relazione al patrimonio in fondi collocati direttamente ed indirettamente si riscontrano delle differenze e similitudini rispetto ad altri canali. In particolare l'atteggiamento dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) sembra essere più vicino a quello che si ritrova in Europa. Le reti hanno allocato, ad esempio, il 26,8% di patrimonio dei clienti in fondi azionari contro il 37% in Europa e il 22,2% con altri canali. E' evidente come in Europa sia continuata a crescere la componente investita in fondi azionari e come anche i pf hanno creduto in questa componente. Forse un po' meno rispetto ad altri canali, ma l'attività è stata comunque importante.

 

La similitudine diventa ancora più evidente sui fondi bilanciati che assumono un peso del 17% in Europa e del 16,1% per i clienti delle reti e solo dell'0,8% per il patrimonio di pertinenza degli altri canali. Un elemento che invece differenzia l'atteggiamento dei pf dall'Europa è il patrimonio investito in fondi obbligazionari e di liquidità, che per l'Europa è stato del 40%  mentre il corrispondente dato osservato nel portafoglio delle reti (42,2%) e di ben diciannove punti su quello degli altri canali distributivi (58,8%). 

 

Dal confronto emerge, inoltre, una più bassa propensione delle reti al collocamento di fondi monetari rispetto ai restanti contesti osservati. Per i fondi flessibili si allarga la forbice esistente tra i canali distributivi.