Il progetto di Borsa unica in Europa "era un progetto giusto e una cosa logica, ma non è successo perché l'Europa è ancora un cantiere" e ci sono problemi "che rende difficile fare le cose assieme".

Lo ha detto Raffaele Jerusalmi (nella foto), amministratore delegato di Borsa Italiana, intervenendo al nono Annual Economia e Finanza organizzato da "Il Sole 24 Ore" e da Lse/Borsa Italiana.

"Il problema vero - ha continuato - è che l'Europa è ancora qualcosa in divenire" e "ci sono aspetti critici e irrisolti che rendono difficile fare le cose assieme".

In ogni caso, ha detto ancora Jerusalmi, "il livello di integrazione dei mercati finanziari è migliorato in questi anni, sono stati fatti passi avanti ma con difficoltà perché i regolatori sono ancora nazionali che proteggono, quindi, interessi nazionali e questo crea una serie di dinamiche difficili da superare quando ci si ritrova a Bruxelles per prendere decisioni difficili".
 

Nell'ambito dei mercati finanziari, ha detto ancora Jerusalmi, "la difficoltà di integrare e di conciliare posizioni a volte molto diverse tra Regno Unito ed Europa continentale, ad esempio nel caso della Tobin Rax o dell'unione bancaria, ha conseguenze importanti".

"Credo - ha concluso Jerusalmi - che l'integrazione dei mercati finanziari europei sia una necessità, così come abbassare il costo delle transazioni cross border. La regolamentazione sta spingendo verso l'armonizzazione, ma è un percorso complicato, soprattutto in un momento di crisi".