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Generali: Greco rompe il ghiaccio

8/2/2012 | Redazione Advisor

Ai dipendenti: assieme verso una nuova fase di crescita. "La decisione di accettare l'offerta di guidare Generali è stata difficile ma anche immediata"


 

"La decisione di accettare l'offerta di guidare Generali è stata difficile ma anche immediata". Così il nuovo Group CEO di Generali, Mario Greco (nella foto), nel suo saluto iniziale nella conference call con gli analisti per la presentazione dei dati semestrali.
"E' stato difficile - ha detto Greco - rompere i forti legami con i colleghi e amici di Zurich, specialmente dopo i successi conquistati insieme come team. Tuttavia, si è trattato di una decisione nello stesso tempo semplice, per l'alto potenziale che esiste in Generali come global player". Per Greco, "l'opportunità di riportare Generali verso una posizione di leadership tra gli assicuratori europei, di ristabilire una forte profittabilità del business e di raggiungere una solida posizione del capitale è irresistibile".
 

"Il 9 novembre quando presenterò i conti del terzo trimestre illustrerò la tabella di marcia per condividere i risultati della mia revisione e un'agenda di esecuzione del piano. Il mio compito è di sviluppare un chiaro piano di azione per dare valore agli azionisti e agli altri stakeholders'' ha concluso il manager.

 
D'altronde la plancia di comando delle Generali aveva bisogno di ripartire. Ora non resta che comprendere le prime indicazioni sulla rotta che intenderà seguire Greco per risollevare il titolo. Troppo presto, scrive il Messaggero, per scoprire le carte riguardo gli interrogativi su un possibile rafforzamento patrimoniale legato ad un aumento di capitale, ipotesi estrema per Perissinotto se non in presenza di opportunità irripetibili. "Abbiamo davanti a noi una serie di sfide e dovremo capire come trasformarle in opportunità". Qualche indizio lo si può scovare a partire dalle munizioni da raccogliere per il 2014 quando Trieste avrà facoltà di esercitare l'opzione call sul 49% di Generali Pph holding, joint venture ceca dove l'esborso potrebbe attestarsi attorno a 2,5 miliardi. Il predecessore ha più volte evidenziato che la strada sarà quella delle cessioni, dopo aver venduto la compagnia israeliana Migdal. Un cantiere è stato inaugurato sulla Bsi con la scelta di Mediobanca e JP Morgan come advisor per la valorizzazione della partecipazione nel private banking. E c'è chi indica nelle Generali USA un'altra pedina da giocare. 

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