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6/25/2012 | Redazione Advisor
Come contribuire alla crescita delle Pmi? La risposta risiede nei ventuno miliardi di ipotetici finanziamenti rivolti alle imprese, tramite strumenti di debito. Nel decreto sviluppo (art. 32), i tre strumenti messi a disposizione delle imprese - cambiali finanziarie, obbligazioni e obbligazioni partecipative subordinate - diventano ora di facile accesso. La novità, spiega Stefano Firpo (coordinatore del testo) al Sole 24 Ore, risiede nella neutralità fiscale, in grado di permettere alle imprese non quotate di ottenere il medesimo trattamento fiscale di quelle quotate su obbligazioni e titoli similari.
Gli strumenti hanno l'obiettivo di far fronte ad alcune necessità del mondo imprenditoriale. Ecco le novità principali:
- Cambiali: determinazione di un limite quantitativo in caso di emissione delle cambiali finanziarie delle società non quotate commisurato all'attivo corrente; le cambiali non sono da intendere come strumento per garantire liquidità delle imprese, ma modalità per finanziare il circolante; sono di breve periodo.
- Obbligazioni: le società non quotate potranno dedurre gli interessi passivi corrisposti sulle obbligazioni secondo le regole delle società quotate; sono strumenti di medio-lungo periodo.
- Obbligazioni partecipate: obbligazioni che prevedono clausole di subordinazione e di partecipazione agli utili di impresa, che potranno prevedere una remunerazione in parte fissa e in parte variabile; sono strumenti di lungo periodo.
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