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Consulenti (ex-promotori), la scommessa è sui bond delle imprese europee

5/25/2012 | Filippo Brunamonti

L'executive vice president di Pimco Ryan Blute dispensa consigli sugli investimenti ("che siano agili e sciolti") . Un apprezzamento degli asset è possibile, nel caso la situazioni migliori. Per il momento, solo "rischi calcolati"


 

L'approccio al credito secondo Pimco è basato sui cosiddetti "fondamentali della macroeconomia". "Quello che fa la differenza nel nostro caso è saper conciliare e bilanciare una visione macroeconomica con una meno vasta, più minimale e precisa, in terimini di ricerca". Ecco spiegato il caleidoscopico modus operandi di Pimco, secondo il suo executive vice president, Ryan Blute (nella foto), intervistato in occasione dell'ITForum di Rimini. 
 

"Molti investitori in genere si concentrano soltanto su elementi che riguardano l'approccio bottom-up, nel balance sheet (il bilancio economico) o nell'analisi pura, per non parlare del flusso di cassa, il cash flow" commenta Blute. "Ma ignorano i rischi legati al panorama macroeconomico che più di altri hanno effetto sulle performance globali. Noi di Pimco integriamo visioni top-down per tentare un approccio competitivo sul mercato. Le opportunità ci sono, ma come investitori dovete essere molto sciolti, agili, veloci".   

 
Ora sta ai governi dell'area euro solidificare le riforme per la crescita e la competitività, aggiunge Blute, "solo a quel punto i prezzi degli asset si allineeranno alle logiche del mercato". Lo scopo è far sì che investitori e risparmiatori stranieri tornino ad investire maggiormente sui bond delle imprese europee. 
 

"La nostra strategia è non puntare, come nel passato, su strumenti che garantiscono rendimenti modesti ma piu' sicuri. Ora occorre assumere rischi calcolati, puntando da una parte sul miglioramento della congiuntura e dall'altro cautelandosi con investimenti, nei Treasury per esempio, che offrono rendimenti bassi ma preservano il capitale in caso di downside". Da non sottovalutare, inoltre, un apprezzamento degli asset qualora invece la situazione diventi florida.

 
"Comporre il proprio portafoglio in maniera unidirezionale, caricandolo di un solo elemento specifico, significare polarizzare il rischio. Dobbiamo tener conto di due fattori. C'è lo spettro di una disordinata uscita da parte della Grecia dall'Europa, da un lato. Dall'altro, asset bancari capaci di garantire liquidità porterebbe, inevitabilmente, ad una ripresa economica molto vantaggiosa per gli investitori". Si riaprirebbero i rubinetti del credito. 

 
"Il portafoglio deve essere in grado sia di tutelare l'investitore dal rischio downside sia di renderlo partecipe ad una possibile ripresa" sostiene Blute. "Al momento, Pimco come strategia complessiva per i bond corporate investe al 65% sulle aziende americane e solo al 15% su quelle europee perché il rischio default resta palpabile".

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