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Franklin Templeton supera i 15 miliardi. E non teme l'equiparazione

2/22/2011 | Italo Marchesi

L'equiparazione fiscale? Un dato positivo, ma era e rimane solo un alibi. La partita del risparmio gestito si gioca sulla qualità. Parola di Sergio Albarelli che annuncia un patrimonio alla fine del 2010 superiore ai...


 

Franklin Templeton tocca quota 15 miliardi di euro. La società, guidata in Italia da Sergio Albarelli (senior director Southern Europe & Benelux), ha chiuso il 2010 con una raccolta netta di circa 9 miliardi di euro, portando il patrimonio totale gestito in Italia oltre i 15 miliardi. Dato che la mette ai vertici della classifica Assogestioni, a ridosso dei primi cinque gruppi italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Am Holding, Ubi e Mediolanum).
 
"I numeri confermano la validità della nostra strategia basata sia su una attenta analisi della domanda di investimento sia sulla capacità di offrire le risposte adeguate in questa fase di mercato" ha commentato Albarelli che, nel corso di una conferenza stampa ha ribadito l'importanza che hanno avuto i prodotti a distribuzione di cedola e con protezione dal rischio cambio.
 
"Mentre molte realtà, dopo il 2007, hanno compensato alla mancanza di consulenza puntando principalmente su strumenti di tipo bilanciato, noi abbiamo scelto di fornire risposte mirate e in grado di soddisfare specifiche esigenze. Tra queste, ad esempio, il desiderio di poter contare su una cedola mensile e la necessità di coprirsi dal rischio cambio" conferma Albarelli. 
 
Albarelli, nel corso di una conferenza stampa, ha inoltre ricordato come questi strumenti a cedola e con copertura dal rischio cambio non siano in realtà una "invenzione" degli ultimi anni. "I primi sono stati lanciati nel 1991" spiega il senior director di Franklin Templeton. Ma, di certo, negli ultimi anni questa gamma di fondi ha registrato una crescita notevole: le classi a distribuzione hanno visto il patrimonio totale gestito passare dai 50 milioni di dollari del 2001 agli attuali 7 miliardi di dollari. Quelle con copertura dal rischio cambio, tra il 2007 e il 2011, sono passate da 250 milioni a 9,5 miliardi di dollari di asset.
 
E sul futuro? Albarelli si conferma positivo e ritiene che il trend di crescita registrato da Franklin Templeton nell'ultimo anno possa continuare. E a chi ricorda che grazie all'equiparazione fiscale tra fondi di diritto italiano ed estero presto le Sgr italiane potranno competere ad armi pari, Albarelli risponde senza esitazione che "l'equiparazione del regime fiscale tra italiani ed esteri è sicuramente una notizia positiva, ma fa cadere solo un alibi". 
 
"Le società italiane" continua Albarelli "hanno anche strumenti di diritto estero e non credo che la clientela abbia mai valutato la scelta se investire o meno su un fondo sulla base della tassazione. La partita si gioca come sempre sulla qualità delle performance".

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