CRESCE IL PIL - Torna la crescita negli Stati Uniti. Secondo 51 economisti, sondati dal Wall Street Journal, il 2011 potrebbe essere l'anno della svolta per l'economia a stelle e strisce.

Il primo mese positivo sul fronte dei mercati e i dati macroeconomici in miglioramento hanno ulteriormente rafforzato il clima di fiducia che aveva caratterizzato gli ultimi mesi del 2010.

Secondo il sondaggio del Wsj il Pil quest'anno è atteso in crescita del 3,5%, 0,2% meglio di quanto atteso fino a un mese fa.

Segnali positivi vengono sia dalle stime sulla spesa privata, che dovrebbe tornare a crescere, anche se a ritmi ancora non paragonabili a quelli pre crisi, e dal mercato del lavoro.

Ma attenzione, nonostante un calo sotto il 9% del dato relativo alla disoccupazione, gli esperti mettono in guardia circa il perdurare della minaccia.

 

LE SFIDE - Sarà proprio il mercato del lavoro, infatti, uno dei problemi principali per il pieno ritorno alla salute dell'economia americana.

Il mercato non riesce ancora ad assorbire i disoccupati creati dalla crisi e questo, secondo gli economisti, peserà sul dato della crescita anche nei prossimi anni.

Altre minacce sono rappresentate dalla situazione di incertezza sul fronte del debito sovrano delle periferie dell'Eurozona, anche se pare che gli ultimi sviluppi abbiano rasserenato gli animi degli esperti, e la crisi politica del Nord Africa e del Medio Oriente.

Proprio in scia a quest'ultima questione si svilupperà quello che dovrebbe essere il tema caldo del 2011, che sarà ancora una volta rappresentato dalla corsa delle materie prime, petrolio su tutte.

Secondo gli analisti interpellati dal Wall Street Journal il greggio potrebbe tornare a crescere nei prossimi mesi fino a 127 dollari al barile.