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4/12/2021 | Lorenza Roma
L’associazione dei Consulenti Indipendenti (ridenominati “Autonomi” dalla normativa) ha rinnovato il consiglio direttivo ed ha riconfermato Cesare Armellini (nella foto) in qualità di presidente. Armellini, che siede anche nel board dell’Organismo di Vigilanza OCF in rappresentanza dei “FeeOnly”, è considerato il padre fondatore della consulenza indipendente in Italia, un modello di advisory che si sta facendo strada da vent’anni anche nel nostro paese, ma che ha conosciuto un vero e proprio exploit dopo la partenza del nuovo albo avvenuta alla fine del 2018. In soli due anni dalla istituzionalizzazione della figura, sono infatti circa 350 i consulenti autorizzati che operano in proprio o all’interno di quasi una cinquantina di società di consulenza finanziaria.
“All’interno del nuovo Albo, solo i consulenti autonomi e le SCF sono in possesso del requisito di indipendenza soggettiva e questo indispensabile requisito ci contraddistingue da tutti gli altri soggetti esistenti sul mercato. Rappresenta infatti un plus determinante che consente a famiglie e investitori di identificare con facilità i soggetti indipendenti cui fare riferimento per la consulenza e la pianificazione patrimoniale”, ha affermato il portavoce dell’associazione Luca Mainò.
Il nuovo direttivo sarà così composto: Cesare Armellini, Enzo Bocca, Paolo Tirabassi, Roberto Cappiello, Marco Bonfante, Luca Mainò, Giuseppe Romano e due new entry Luca Rizzi e Francesco Messina. Luca Rizzi, oltre ad essere uno storico consulente indipendente è anche commercialista, Francesco Messina neo consulente FeeOnly, ha ricoperto in passato ruoli apicali nell’asset management.
Molti sono i traguardi raggiunti da NAFOP negli ultimi anni. NAFOP fu l’unica associazione a redigere le Linee Guida in conformità al Reg. Consob 17130 che guidarono per anni l’attività degli indipendenti come strumento di autoregolamentazione ed è l’unica associazione, oggi presente nell’Organismo, che partecipò al Tavolo di Lavoro Consob del 2010 in rappresentanza di persone fisiche e giuridiche, dove si posero le basi per l’affermazione in Italia dei Consulenti indipendenti e delle SCF.
“Particolare soddisfazione ci ha regalato”, ha aggiunto Mainò. “La consultazione del 2016 con la quale abbiamo ottenuto per tutti i consulenti e le SCF la cosiddetta ‘offerta fuori sede’. In passato non era consentito che potessimo promuovere l’attività fuori dall’ufficio e firmare i contratti presso il domicilio del cliente”. “Con la consultazione del 2019 abbiamo conseguito per gli advisor e per le SCF anche la possibilità di promuovere e prestare il servizio con tecniche di comunicazione a distanza che consente oggi a tutti noi e alle nostre società di poter lavorare anche con le nuove modalità tecnologiche”, ha puntualizzato il portavoce, che ha concluso “a giugno 2020 abbiamo chiesto, ancora una volta unici soggetti nel panorama nazionale, che nella MiFID 3 venga previsto il divieto delle commissioni. Riteniamo infatti più efficiente il modello ‘Fully Independent’, anziché quello ‘on Independent basis’ previsto dalla precedente direttiva”.
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