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Gestito, balzo in avanti della raccolta nel quarto trimestre 2021

2/17/2022 | Lorenza Roma

Continua il trend positivo dei fondi azionari che sfiorano i 7 miliardi di euro. In rosso gli hedge e i fondi monetari che chiudono gli ultimi tre mesi dell'anno a meno 3,1 miliardi. I dati di Assogestioni


Quarto trimestre 2021 decisamente positivo per l’industria del risparmio gestito italiano. La raccolta netta fa un balzo in avanti arrivando a 23 miliardi di euro (18 miliardi nel terzo trimestre) e chiude il 2021 a 93 miliardi. È quanto emerge dai report diffusi dall’Ufficio Studi di Assogestioni.

 

Alla fine del quarto trimestre 2021 il bilancio per l’industria dell’asset management è stato decisamente positivo. La raccolta netta negli ultimi tre mesi del 2021 ha sfiorato i 24 miliardi di euro. Il patrimonio gestito ha toccato un nuovo record storico attestandosi a 2.594 miliardi (2.544 miliardi nel terzo trimestre 2021). Dei 23,2 miliardi di euro di raccolta complessiva, circa 16 miliardi si sono riversati nelle gestioni collettive, 7 miliardi in quelle di portafoglio. Da segnalare l’ottima performance dei fondi aperti che, con afflussi pari a 12,8 miliardi (15,6 miliardi nel terzo trimestre 2021).

 

Scendendo nel dettaglio della raccolta dei fondi aperti, gli strumenti privilegiati dagli investitori sono stati i fondi azionari, che hanno registrato flussi in entrata per 6,9 miliardi di euro seguiti dai fondi bilanciati con investimenti che sfiorano i 5 miliardi. Gli obbligazionari e i flessibili segnano afflussi per 2 miliardi di euro. Chiudono in rosso il quarto trimestre 2021 i fondi monetari (-3,1 miliardi) e gli hedge (-61 milioni di euro). Per quanto riguarda la nazionalità dei fondi aperti, il risultato del quarto trimestre è stato ottenuto grazie al contributo dei comparti di diritto estero che hanno ottenuto afflussi per 9,8 miliardi di euro. I prodotti di diritto italiano sfiorano invece 3 miliardi di euro.

 

A livello di singole società, tra le prime venti, sul primo gradino del podio troviamo il Gruppo Intesa San Paolo con una raccolta che supera i 5 miliardi di euro. In seconda posizione troviamo Amundi con 4,9 miliardi di euro. Sul terzo gradino del podio si piazza Anima Holding con 3,6 miliardi. Tra le società in rosso c’è da segnalare i meno 2,7 miliardi del Gruppo Generali, i meno 362 milioni del Gruppo BNP Paribas e i meno 360 di JP Morgan Asset Management.

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